Famiglie al freddo e al buio un altro giorno di passione

Villorba, fine rovinosa del progetto di co-housing a San Sisto della Bramasole La cooperativa non pagava più le bollette. Il sindaco: «Riallacciate le utenze»
zago AG.FOTOFILM lancenigo residence la filanda via mote grappa san sisto senza elettricità
zago AG.FOTOFILM lancenigo residence la filanda via mote grappa san sisto senza elettricità

VILLORBA. C’è chi si smarca, chi invece prova a smuovere qualcosa. Poi, soprattutto, ci sono loro: i nove minori del Borgo Demetra. Quattro sono ancora in fasce. Le loro famiglie - in tutto nove nuclei - dal primo pomeriggio di ieri sono al freddo, al buio, senza possibilità di prepararsi un pasto caldo. Nei piccoli appartamenti del residence sociale all'ex Filanda di via Montegrappa, a San Sisto, infatti, si sta scrivendo una tremenda pagina di cronaca. Tutto sulle loro spalle. L’Enel ha staccato l’utenza, intestata alla Cooperativa Bramasole di Padova, che non paga. Una realtà, quella padovana - i cui vertici sono sotto inchiesta per una serie di contributi gonfiati alle coop - che dopo aver vinto un bando regionale (per un totale di 600 mila euro), dal 2014 gestiva i 50 alloggi a San Sisto. Un progetto di co-housing innovativo, un condominio solidale per persone in difficoltà (chiamate a versare un contributo di circa 450 euro mensile alla coop) tra i pochi esempi in Italia ed inaugurato in pompa magna nel maggio 2014. Meno di tre anni dopo tutto sembra essere saltato. Corrente compresa. Nonostante parte della struttura sia ancora abitata. Negli ultimi tempi, infatti, dopo essere stato anche al completo, il residence aveva iniziato a svuotarsi. In seguito alla notizia che Regione e Cooperativa Bramasole avevano fatto scadere anticipatamente il proprio accordo sul progetto di San Sisto, infatti, chi c’era riuscito aveva trovato un’altra soluzione abitativa. Ma c'era anche chi, della Bramasole e dei suoi responsabili, non ne poteva più. Altri - come il signor Sergio Lodi, pensionato trevigiano con difficoltà motorie che martedì ha denunciato l’accaduto - erano rimasti lì. E ieri la situazione è persistita, tutto immutato. Con la seconda notte di fila passata al freddo, con mamme e bambini stretti sotto le coperte. «Sono state due notti da dimenticare» spiega Katiuscia Colusso, mamma di una bambina di 7 anni e da circa tre all'interno di uno degli appartamenti di via Montegrappa, «ho vestito mia figlia il più possibile e poi abbiamo provato a dormire sotto a due coperte. Prima di sera avevo comprato delle candele e siamo andate avanti così. Il problema più grosso, dopo il freddo, è quello del cibo: non abbiamo la possibilità di cucinare nulla, tutto è elettrico. Intanto stiamo provando a farci forza con gli altri vicini e proviamo a darci una mano». In tutto ciò, poi, c’è il silenzio della Bramasole.

Quello che dovrebbe essere il direttore della struttura, il dottore e psicologo Radames Biondo, raggiunto dal la Tribuna, prende le distanze. «Non sono più un operatore di quel progetto» ha spiegato, «martedì pomeriggio sono stato contattato da dei condomini ma io non c’entro più nulla». Eppure, nella mattinata di martedì, a qualche ora dall’improvviso “stop” elettrico, Biondo – stando alle testimonianze dei residenti – al Borgo Demetra c’era comunque stato.

«Non ci ha detto nulla, ma era qui» spiegano alcuni degli ospiti della struttura, «ho visto la sua macchina» confermano altri. Così, alla domanda se fosse stato nel complesso di via Montegrappa, Biondo non risponde se non con il silenzio. Risponde ribadendo la sua estraneità al progetto, invece, alla questione se in un qualche modo la sua figura possa essere ancora considerata del “mondo Bramasole”.

Per oggi si attende un provvedimento da parte del municipio di Villorba. Il sindaco Marco Serena, ieri mattina in sopralluogo con la polizia locale, è preoccupato in particolare per la presenza di minori, intimerà alla Bramasole il ripristino delle utenze. L'unico mezzo nelle mani del primo cittadino essendo gestione e competenza totalmente in mano a Regione e Coop.

Alessandro Bozzi Valenti

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