False immatricolazioni, perquisizioni e sequestri in un'agenzia pratiche auto di Treviso

Blitz in un’agenzia di pratiche: la titolare è indagata per falso e associazione per delinquere

TREVISO. Sono rimasti all’interno della sede di un’agenzia di pratiche automobilistiche della periferia di Treviso per tutta la mattina. Quattro ore di perquisizioni ed acquisizioni di documenti e materiale informatico. Ma soprattutto la notifica di un avviso di garanzia pesantissimo per la titolare dell’agenzia indagata per tre reati: associazione per delinquere, falso ideologico e falso materiale. Il pesante sospetto degli investigatori è che l’agenzia di pratiche automobilistiche si prestasse a falsificare le immatricolazioni di numerosi veicoli, ingannando così i pubblici ufficiali della Motorizzazione Civile.

il blitz all’alba. Gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Polstrada si sono presentati all’alba nella sede dell’agenzia di pratiche automobilistiche, alla periferia di Treviso. In mano avevano un avviso di garanzia ed un decreto di perquisizione sottoscritto dal procuratore aggiunto Claudia Danelon di Udine. L’ordine del procuratore aggiunto che si occupa dell’inchiesta era quello di acquisire ogni documento o supporto informatico utile all’inchiesta.

il sequestro. Per quattro lunghe ore gli agenti della polizia stradale di Treviso hanno perquisito gli uffici della nota agenzia di pratiche automobilistiche a caccia di documenti in grado di supportare l’inchiesta. I dati dal computer sono stati estrapolati con supporti informatici, le cosiddette “copie forensi” davanti anche ai legali della titolare dell’agenzia, gli avvocati Cristiano Biadene e Paola Tavani, ed ora andranno ad ingrossare il fascicolo su cui stanno lavorando gli inquirenti. Stando alle poche notizie filtrate sulla vicenda, potrebbero essere numerosi gli indagati che avrebbero fatto parte di un articolato meccanismo di immatricolazioni irregolari di veicoli. Anche perché l’indagine si sarebbe spinta dal Nord al Sud Italia coinvolgendo, oltre alla Marca, agenzie delle province di Roma, Latina e Palermo.

le accuse. Le accuse nei confronti della titolare dell’agenzia di pratiche automobilistiche sono infatti quelle di associazione per delinquere, falso ideologico e falso materiale. Tre accuse pensatissime che la titolare dell’agenzia trevigiana respinge al mittente. Ma a cosa sarebbero servite le immatricolazioni irregolari? Evadere il fisco? Oppure, come spesso succede, per permettere di apportare modifiche strutturali ai veicoli (aumento del numero dei posti, modifiche costruttive varie)? Oppure anche per l’immatricolazione di veicoli d’epoca privi di documenti di origine? Si tratta soltanto di mere ipotesi. 

 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso