Fabbriche, laboratori, negozi Al traguardo a Vedelago la lottizzazione “Pellizzari”

vedelago
Sta per essere approvata in giunta la lottizzazione “Pellizzari”, un’area di 48 mila metri quadrati che si estende a nord della Sr53 fra le case Lanaro e Bresolin. Il piano prevede la realizzazione di edifici industriali, artigianali e commerciali e chiude un ampio quadrante che confina a nordovest con la lottizzazione “Pereri” altri 16 mila metri quadrati di area agricola appena destinata a essere edificata. Il piano progettato dall’ingegner Luca Frattin con la collaborazione di Fabio Civiero e Daniele Mason è stato commissionato da Fingroupe spa, di cui è amministratore unico Annalisa Pellizzari, figlia primogenita del mai dimenticato Rodolfo, che fondò la catena di grandi magazzini di abbigliamento con negozi in tutta Italia. Nell’operazione è coinvolta anche la Vema srl che fa capo a Lorena Pellizzari, secondogenita di Rodolfo. In quell’area, un decennio e forse più fa, era stata a lungo caldeggiata l’ipotesi di trasferirvi la sede centrale della catena di abbigliamento, poi restaurata e rimasta dove si trova ora. L’operazione attuale, quindi, pare una normale operazione immobiliare già approvata in Consiglio, su cui fino a venerdì era possibile inviare le osservazioni.
Fiorenza Morao, ex consigliere del Pd, che già si è distinta nella battaglia vinta contro la Rotocart a Barcon e la cava Colomberotto davanti a villa Emo (e in quella persa contro la cessione di villa Emo da parte del Credito Trevigiano) ha inviato la sua osservazione con ampie riserve sulla realizzazione del complesso “Pellizzari”, partendo da un’affermazione dei progettisti che definiscono l’area come “priva di interesse e rilevanza paesistico/ambienale”. «Contesto fortemente questa affermazione» esordisce Morao, spiegando l’importanza del suolo agricolo e il costo sociale del suolo urbanizzato per la comunità, oltre al valore di stoccatore di anidride carbonica e di produttività alimentare. Ma si concentra soprattutto sul fatto che la percentuale di territorio edificato a Vedelago supera i 17 metri ogni cento, mentre la media veneta è del 13,10 e quella italiana del 7,74%. Inoltre, Fiorenza Morao porta dati incontrovertibili rispetto alla presenza di miglia di metri cubi di capannoni vuoti e inutilizzati anche nell’area contigua a quella in questione. «Il Ptcp provinciale indica per Treviso l’esistenza di capannoni già costruiti e mai utilizzati che soddisferanno i bisogni fino al 2040», scrive Morao e non si erano ancora fatti iconti con il Covid aggiungiamo. «La trasformazione dell’area da agricola ad artigianale-industriale-commerciale è datata 2004» conclude Morao «Siamo sicuri che 16 anni dopo possa avere ancora un senso? In questi 16 anni il mondo è cambiato, l’economia è cambiata, il modo di produrre è cambiato».
Tra le altre cose l’ex consigliera contesta che il piano andrà a cancellare una vicinale: «Privarsi di una strada comunale, in questo caso antichissima, che serve di passaggio e collegamento tra via Montegrappa e via Cal del Bosco, alternativa a via Vicenza, ora in parte interrotta, ma che si potrebbe ripristinare, è sbagliato. La strada demaniale che sarà inglobata nella lottizzazione serve agli altri fondi che si trovano a nord della stessa e a tutti i cittadini di Vedelago». — g.s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso