Fabbrica Zoppas in Russia
Ieri l’inaugurazione, le aziende della provincia si espandono sempre più ad Est

Sono lontani i tempi della delocalizzazione motivata dal minor costo del lavoro. Oggi l’industria trevigiana si internazionalizza, conquista i mercati a suon di investimenti. In Italia si mantiene il cuore ed il cervello. E quanto basta per il mercato italiano ed europeo; poi via, alla conquista di nuove opportunità. Zoppas Industries Heating Element Technologies, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di resistenze e sistemi riscaldanti per applicazioni domestiche e industriali, ha inaugurato ieri la sua prima sede produttiva in Russia: un investimento finalizzato ad accogliere la crescente domanda dei mercati appartenenti all’Unione Economica Eurasiatica (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan). Solo poche settimane fa, a Vittorio Veneto, Zoppas aveva consolidato la Sipa, con un nuovo impianto di trasformazione della platisca. Ora il nuovo stabilimento - a Stavrovo, nella Regione di Vladimir, a circa 200 km da Mosca - impiega oltre 40 persone (con la previsione di arrivare a 100 nel 2019). Zoppas Industries è una realtà da oltre 700 milioni di fatturato annui, con 16 stabilimenti nel mondo. Ma quella di Gianfranco e Federico Zoppas è solo la punta dell’iceberg, che coinvolge decine di industrie proiettate verso l’internazionalizzazione.
Csm Tube
, di Cimavilla di Codognè, è oggi leader internazionale nella produzione di tubo in acciaio inossidabile.
Ha due sedi produttive in Italia, una in Brasile e una sede distributiva negli Usa e circa 120 tra collaboratori e dipendenti diretti.
Dba Group
sta per sbarcare in Borsa. L’azienda, nata in Cadore, con sede operativa a Villorba, è articolata su 22 sedi, di cui 12 in Italia e 10 all’estero. Ha acquisito recentemente Actual It, società slovena con sede a Koper, 8 milioni di investimento. «Abbiamo acquisito il nostro primo competitor nel settore dello sviluppo di software per la logistica portuale», non nasconde la soddisfazione il presidente Francesco De Bettin.
Della Toffola
di Trevignano è alla conquista delle Americhe, piattaforma di lancio la Spagna.
Geox
di Montebelluna, dopo la Romania si sta espandendo in Serbia. La
Nicos International
di Portobuffolè e Mansuè, raddoppia nell’Europa dell’Est: dalla Bulgaria alla Polonia. La
Fassa Bortolo
di Spresiano ha consolidato la sua presenza in Portogallo. E che dire della
Nice
di Oderzo, azienda di domotica? Nata nel 1993, appena due anni dopo ha aperto la prima filiale in Francia. Sono seguite Polonia, Spagna, Cina, Belgio, Regno Unito, Romania, Germania, Usa, Turchia, Australia, Portogallo, Sudafrica, Brasile, Germania. Pure la
Tessitura Monti
, di Maserada ha trovato modo, nonostante la crisi, di guadagnare la Cekia e la Polonia. Per non dire della
De Longhi
, che con i suoi pinguini si è spinta fino in Cina.
Nel lontano Paese è approdata anche l’
Inglass
di Treviso. E’ vero, ci sono industrie italiane che vengono comperate dagli stranieri; la Permasteelisa, ad esempio, ora in mano ai cinesi. Ma questo impero rimane ben saldo a Vittorio Veneto e la testa trevigiana coordina ben 50 aziende del gruppo.
(f.d.m.)
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