Ex impero Bernardi a Quinto: ville, piscina e campi da tennis all’asta
Quinto. In vendita quattro ville, in totale mille metri quadrati Più giardino, campi da tennis e piscina. Un pezzo di Nordest

QUINTO. Una delle tante parabole imprenditoriali del Nordest.
Di quelle che più o meno direttamente, con il proprio percorso, segnano le vite di molti, lasciando un ricordo dolce-amaro.
Il prossimo 3 luglio l’ex quartier generale della famiglia Bernardi, a Quinto, tornerà all’asta. A due passi da quello che era il primo e storico stabilimento “Berga” (ex Brr), lungo la Noalese, oggi diventato una grande spianata di terra, infatti, ci avevano abitato almeno tre generazioni di Bernardi.

Ci sono quattro villette comunicanti, per circa mille metri quadrati di residenze, oltre a 500 metri quadri scoperti di giardino in comune, campi da tennis e piscina. Una proprietà importante, in stile alquanto moderno, progettata per mano dello storico e autorevole architetto trevigiano Vittorio Rossi, nel 1965. Architetture che anche oggi, visto il grande utilizzo di cemento armato e le geometrie particolari, farebbero discutere quantomeno per l’avvenirismo. Quasi avanguardistiche per l’epoca. Eppure così erano state volute da Lodovico Bernardi, capostipite e fondatore della Berga Spa nel 1952, per ospitare in un unico grande polo le famiglie dei tre figli Bernardino, Renato e Roberto. Assieme, con ruoli diversi, hanno segnato alcune delle pagine più importanti della Marca trevigiana.

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In quegli ambienti, negli anni 70, sono state scritte le prime battute di un’avventura chiamata Antenna 3, emittente televisiva fondata per mano di Renato nel 1978, ma anche della Janus, realtà produttrice di fiction tivù. Sempre da lì, poi, sono partiti stimoli ed impulsi che hanno portato la Berga ad ampliarsi, fino a superare quota 400 dipendenti nel solo stabilimento di Quinto e a divenire punto di riferimento mondiale per la produzione di macchine molitorie per cereali e per l’industria alimentare con oltre 70 milioni di fatturato.
Lì, nel mese di marzo del 2006, si era scritta anche una pagina di cronaca: una rapina con sequestro ai danni della famiglia di Lodovico, figlio di Bernardino, mentre era assieme alla moglie e ai tre figli piccoli. E sempre tra quelle mura, giocoforza, è stata segnata la fusione con Gbs, le parentesi con Delta Service e Golfetto-Sangati, le prime difficoltà, gli esuberi e la chiusura definitiva dello stabilimento di Quinto nel 2009.

Per la proprietà di Quinto, dove i discendenti della famiglia hanno risieduto fino al 2010, si tratta del terzo tentativo di vendita a seguito del fallimento della Berga-Gbs. Alcuni anni fa parte dell’area scoperta con piscina e campi da tennis era già stata oggetto di un’asta andata a buon fine, con l’acquisto da parte di un imprenditore locale, in quanto le varie zone – che in totale superano ampiamente i mille metri quadri – sono suddivise in più lotti. Restano però da aggiudicare le zone residenziali, acquistabili anche singolarmente: un appartamento a due livelli valutato 110 mila euro, uno del valore di 173 mila euro e gli altri due rispettivamente valutati 120 mila e 224 mila euro. Chissà se la vasta area di Quinto, forte nel bene e nel male del suo passato, che comunque ha segnato per un cinquantennio Quinto e la Marca trevigiana intera, tornerà presto a vedere una luce diversa dall’attuale degrado.
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