Ex dipendenti Schlecker salvati da Gottardo

Dopo il fallimento del colosso austriaco, il gruppo padovano rileva gli otto negozi della Marca

In pochi mesi sono passati dal rischio di perdere il lavoro, ad una nuova azienda, poi alla cassa integrazione straordinaria. Ora per una quarantina di dipendenti trevigiani della ex Schlecker si intravede la luce in fondo al tunnel. Lo scorso agosto il Tribunale di Linz ha dichiarato il fallimento di Dayli, la catena di negozi, di proprietà di un fondo austriaco, che fino all’anno precedente si chiamava ancora Schlecker. I sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno raggiunto l’accordo per il trasferimento di rami d’azienda da “Dayli in liquidazione” a Aromatika srl , società creata ex novo dal gruppo Gottardo di Padova, che vede il passaggio di un massimo di 152 negozi a partire dal prossimo 13 dicembre (su 198 negozi in totale) e dei lavoratori. L’azienda padovana, nata nel 1992, oggi titolare dei marchi Acqua & Sapone, Prodet e Tigotà permetterà a più di 500 lavoratori (su un totale 927) di conservare il posto di lavoro. Si tratta, nel dettaglio, di 58 negozi in Veneto: 17 negozi in provincia di Venezia, ma con l’esclusione del magazzino di distribuzione centrale, che aveva sede a Portogruaro; 6 a Padova (dove complessivamente le insegne sul territorio erano 13 ); altri 6 a Belluno, 10 a Verona, 7 a Vicenza e 4 a Rovigo.

Otto i punti vendita presenti nella provincia di Treviso (in città il negozio si trova in via Riccati), una quarantina i lavoratori coinvolti da “questo passaggio” di mano. L’accordo prevede che i dipendenti in forza nei 152 negozi vengano assunti in Aromatika al momento dell’effettiva apertura dei punti vendita, che saranno oggetto di risistemazione e riassortimento da parte della nuova società. Sino a quel momento i lavoratori rimarranno in cassa integrazione straordinaria. Un accordo estremamente favorevole per loro (la maggior parte sono donne) che prevede l’applicazione del contratto di levori del terziario, il mantenimento dell’attuale orario contrattuale, dell’anzianità di servizio anche ai fini degli scatti d’anzianità e del livello d’inquadramento.

La Gottardo ha infine ottenuto autorizzazione dal tribunale di Udine di subaffittare fino a un massimo di 84 negozi alla General Nord. La divisione tra le due società seguirà una logica territoriale. «Questo accordo siglato con il tribunale», conclude Luisa Buranel, Filcams Cgil, «prevede l’obbligo di acquisizione dei rami d’azienda dopo due anni. Rappresenta una garanzia di continuità di lavoro per i dipendenti. Ci auguriamo che non vi siano colpi di scena».

Serena Gasparoni

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