Ex cotonificio, nessun acquirente

CONEGLIANO. Che ne sarà dell’ex cotonificio di Conegliano, tra il Cerletti e l’ospedale di Santa Maria dei Battuti? Se lo chiedono preoccupati i cittadini e i pendolari che lasciano l’auto nel grande parcheggio libero dell’ospedale, con il timore che i calcinacci cadano addosso alla propria auto (motivo per cui il parcheggio venne parzialmente chiuso nei mesi scorsi), e se lo chiede anche il Comune, da anni costretto a fare i conti con l’ennesimo “buco nero” della città. In questi giorni la proprietà ha dato il via a una serie di lavori di ristrutturazione, portati avanti anche grazie all’aiuto dei vigili del fuoco, per mettere in sicurezza il complesso di via Brigata Bisagno, seriamente danneggiato dalla tromba d’aria dello scorso 5 agosto. L’ex stabilimento industriale rimane in vendita, ma non c’è traccia di una sua possibile acquisizione all’orizzonte. «Sappiamo che si cercano acquirenti, ma finora non si è mai andati oltre qualche sopralluogo tecnico o manifestazione di interesse, subito spenta», conferma l’assessore Claudio Toppan. «Non spetta certo al Comune trovare un compratore, la proprietà è privata e noi possiamo solo ordinare alcuni lavori per la pubblica sicurezza. Per questo motivo abbiamo chiesto e ottenuto che fosse tolto l’eternit dalla copertura, e abbiamo sollecitato la messa in sicurezza del tetto dopo il 5 agosto». In quella data, dal tetto dell’ex cotonificio (da cui si erano staccate alcune lastre della copertura) era precipitato il vigile del fuoco volontario Gianni Fasolo: rimase seriamente infortunato ma si salvò, diventando il simbolo di tutti i volontari del 5 agosto. Successivamente, i proprietari hanno riverniciato la struttura all’esterno, dandole un’aria un po’ più decorosa, ma i problemi rimangono. «Al momento i cittadini non corrono rischi», precisa Toppan, «l’area è stata messa in sicurezza e anche in questi giorni la proprietà sta portando avanti il cantiere, coordinata dai vigili del fuoco». L’ex cotonificio, assieme all’area ex Zanussi, è uno degli ultimi esempio di archeologia industriale a Conegliano, e l’amministrazione ha cercato più volte la chiave giusta per aprire la serratura del suo rilancio. Il piano originario prevedrebbe che il complesso fosse restaurato all’interno di un grande progetto che comprende anche la vicina ex Caserma San Marco, da destinare a futura sede dell’Usl7. Un piano di rilancio che coinvolgerebbe un intero quartiere cittadino, ma per il quale non ci sono all’orizzonte né risorse né investitori. (a.d.p.)
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