Evade due milioni vendendo merendine

CONEGLIANO. Secondo l'accusa non ha dichiarato redditi per quasi 2 milioni di euro. Il fuoristrada nuovo l'ha fatto intestare alla sua compagna straniera, probabilmente per cercare di non destare sospetti. Un imprenditore coneglianese di 65 anni, Ugo Casetta, titolare dell'azienda di distributori automatici Splendor, è a processo per evasione fiscale. Ieri in tribunale sono stati ascoltati i finanzieri di Conegliano che avevano condotto gli accertamenti e dell'Agenzia delle entrate, oltre al titolare del concessionario dove era stato acquistato un Range Rover. Le fiamme gialle gli hanno contestato di aver dichiarato elementi attivi inferiori a quelli effettivi per 1 milione e 800 mila euro, negli anni fiscali tra il 2006 e il 2008. Nel dettaglio 261.910 euro nel 2006, 1.287.403 nel 2007 e 242.722 nel 2008, «in qualità di titolare della ditta individuale Splendor, al fine di evadere le imposte sul reddito» è la contestazione della Procura.
Le fiamme gialle hanno ricostruito il volume d'affari e contestato l'enorme cifra non corrisposta all'erario. Il funzionario dell'Agenzia delle entrate ha testimoniato come la sua segnalazione si fosse basata sulle indagini della Guardia di finanza, che ha definito «dettagliate». L'Agenzia non ha comunque svolto verifiche ulteriori rispetto ai finanzieri. La Splendor, che aveva sede in via Cosmo in zona Campidui, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Treviso nel febbraio 2010. Forniva distributori automatici di cibi e bevande a numerose attività.
Durante il dibattimento è emerso come l'imprenditore in quegli anni abbia acquistato un potente fuoristrada da una concessionaria della zona. Aveva deciso di regalarsi un Range Rover e il giorno successivo l'aveva pagato con assegni. Il veicolo era però stato intestato alla sua compagna straniera, anche se, come ha ricordato il concessionario, lui la donna non l'aveva mai vista.
Anzi era sempre l'imprenditore ad andare in officina per i tagliandi. «Però è da diverso tempo che non lo vediamo», ha spiegato il venditore d'auto. Una decina d'anni fa Casetta era già salito sul banco degli imputati nel tribunale di Conegliano. Era stato assolto dall'accusa di aver sottratto un bene pignorato, mentre aveva avuto una multa di poche centinaia di euro per non aver l'ispezione a un ufficiale giudiziario. La sentenza verrà pronunciata il 15 maggio.
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