Etilometro «scaduto» Automobilista chiede di cancellare la multa

MONTEBELLUNA. Prima rilevazione: 2,10. Seconda, pochi minuti dopo: 1,70. Possibile uno sbalzo del genere? O forse l’etilometro era un po’ fuorigiri? Da questa anomalia è partita la volontà dell’automobilista di vederci chiaro: ha scoperto che l’alcoltest utilizzato dai carabinieri era “scaduto” un mese prima, cioè doveva essere sottoposto a una revisione mai fatta. Denunciato per guida in stato di ebbrezza, è riuscito a ottenere un rinvio e una perizia sullo strumento di rilevamento. Con la precisa volontà di vedersi cancellate multa e denuncia penale.
E’ la sera del 27 ottobre 2010. Un automobilista quarantenne, M.B., viene fermato da una pattuglia dei carabinieri. I militari lo invitano a fare la classica soffiata. Il primo esito fa rizzare i capelli: 2,10 grammi di alcol per litro di sangue. Ce n’è abbastanza per denuncia, ritiro della patente e confisca dell’auto. Per legge va fatta una seconda rilevazione a distanza di qualche minuto. Il tasso alcolico scende, eccome se scende: da 2,10 a 1,70. C’è qualcosa di anomalo? Se lo chiede, col senno di poi, l’automobilista. E se lo chiede soprattutto il suo avvocato, Fabio Capraro. Che scopre un “baco” non da poco: l’etilometro non era stato sottoposto alla revisione annuale, che si doveva fare un mese prima, a settembre. Ieri, in aula, l’avvocato dell’automobilista ha chiesto che venga disposta una perizia sullo strumento di rilevazione del tasso alcolico utilizzato dai carabinieri di Vittorio Veneto: il giudice del tribunale di Montebelluna, Cristian Vettoruzzo, ha accolto la richiesta e ha disposto un accertamento tecnico. Il perito nominato è Amedeo Torzo di Treviso, che dovrà chiarire se quella mancata revisione possa aver influito sullo sbalzo tra il primo e il secondo esito della “soffiata”.
L’etilometro utilizzato è un modello marca Dräger. L’avvocato Capraro ne «contesta la funzionalità, atteso che da un lato vi è una forte discrepanza fra i valori delle due prove che non trova giustificazione plausibile, e d’altro lato è emerso che l’etilometro in questione non era stato sottoposto alla prescritta revisione attuale». Se la perizia dovesse accertare che la mancata revisione ha influito sulla buona funzionalità dell’etilometro, a quel punto l’avvocato è pronto a chiedere la cancellazione della multa e della denuncia del suo assistito (di professione imprenditore agricolo) dall’accusa di guida in stato di ebbrezza. Chissà quanti altri automobilisti pizzicati, a quel punto, potrebbero accodarsi alla richiesta.
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