Escort advisor, triste realtà Le trevigiane? Bravette ma sono un po’ troppo care
il caso
Centoventisei euro per averle. E pure con un buonissimo rapporto qualità prezzo. Insomma, un pelo più care della media, ma c’è da rimaner soddisfatti. Nulla da dire, se si discutesse di un paio di scarpe. In barba a a “Se non ora quando”, al recentissimo “Me too”, ecco Escort Advisor, (testuale) «primo ed unico sito di recensioni di escort d’Europa».
Parafrasi di come buttare alle ortiche decenni di battaglie femministe. Il sito ha messo in fila indice di gradimento e costo prestazioni delle escort italiane. Le trevigiane? Care, ma soddisfacenti. Guai a tirare in ballo il concetto di prostituzione, si chiamano “sex worker”, perché, si sa, il nome esotico rende tutto più intrigante e aiuta ad ammorbidire le coscienze. Alla fine è il mestiere più vecchio del mondo. Tant’è. Secondo il sito, che come simbolo ha due seni prosperosi, «le migliori sex worker del Veneto si trovano nella provincia di Verona, seguono Vicenza e Treviso. Il costo medio di una prestazione nella Regione è di 125 euro, è al di sopra della media nazionale di 113 euro». Tra rigorose tabelle, escort advisor fornisce il rating delle lavoratrici del sesso. Sì. Tanto quanto le banche. «Il piacere isolano della Sardegna, la genuina passione di Marche e Abruzzo e il fascino di confine del Friuli Venezia-Giulia rappresentano alcune delle Regioni italiane in cui chi decide di trasgredire e concedersi un momento di intimità con una professionista, ne uscirà particolarmente appagato». Le venete si piazzano, ma non sono al top del ranking. Peccato. —
Fabiana Pesci
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