Ennesima rissa sotto la Camera di Commercio di Treviso. Il presidente Pozza: «Mi sono salvato in tempo»

Il numero uno dell’ente, uscito dalla sede, aggredito nei pressi di piazza Borsa da un giovane che brandiva una bottiglia. «Adesso basta»
Mario Pozza è il presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno
Mario Pozza è il presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno

È uscito in pausa pranzo, dalla porta secondaria che si affaccia sul Siletto. E si è trovato davanti l’ennesima rissa di via Fiumicelli. Ma in pochi istanti è stato anche minacciato verbalmente da un giovane straniero, che brandiva una bottiglia e si è diretto verso di lui, con fare ben poco rassicurante.

Brutti momenti, ieri alle 14.30 per Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno nonché di Unioncamere veneto.

«Pugni, calci e bottigliate»

«Mi sono subito rifugiato nel bar poco distante, avvisando che avrei chiamato i carabinieri», racconta, «Non sono stato colpito, tutto si è risolto alla fine con l’arrivo dei carabinieri chiamati della segreteria nel frattempo allertata, e l’immancabile fuggi fuggi dei coinvolti nella rissa. Ma son stati momenti brutti, di tensione, ho visto sconvolti anche i turisti e gli avventori del bar: a pochi metri sono volati pugni, calci e bottigliate. Sotto “casa mia”...».

Il numero uno dell’ente camerale di piazza Borsa sa bene cosa succeda pressoché quotidianamente nel quadrante che circonda la Camera, sia sul lato del Siletto-via Zorzetto che su quello dei giardini di Sant’Andrea.

«Ma raramente si era arrivati a queste minacce e a dover fuggire», continua Pozza, cui non è mancata la reattività, «C’era un bel mix, là sotto: sudamericani, gente dell’Est, italiani, ragazzi di colore, tutte le etnie, c’era l’assembramento e avevo provato a farmi strada per superare il “muro” ma proprio in quel momento sono volati i pugni ed è cominciata la rissa, con urla e minacce. E mi sono visto arrivare addosso uno dei partecipanti». Alla fine l’arrivo dei carabinieri e la fuga di molti dei partecipanti verso via Toniolo, passando per i giardini, ha “spento” la rissa.

«A dire il vero qualcuno aveva cercato di fare da paciere, all’interno dei gruppi, ma non era servito a molto», conclude Pozza, «Mi hanno detto poi che uno fra i più esagitati è appena uscito dal carcere dopo quasi un anno e mezzo di reclusione».

Degrado aumenta

«Purtroppo negli ultimi tempi il degrado aumenta, è un fatto oggettivo, lo vedo nella mia esperienza di utente di questa area della città: c’è il timore di dispetti, di minacce e di venir coinvolti in quanto succede quotidianamente, anche senza volerlo, solo perché si passa in queste strade.

Sì, ogni sensazione di sicurezza viene meno rispetto al passato, ma penso sia anche un’immagine che la città non può e non deve dare».

Ha ricette, Pozza? «Bisogna che ci sia passaggio continuo, ogni ora–ora e mezza, di forze dell’ordine, e che sia tolto l’alcol a queste persone. Ne abbiamo parlato pochi giorni fa in un vertice in Prefettura. Capisco non sia possibile schierare un carabiniere o un poliziotto o un vigile a ogni ingresso del quadrante di piazza Borsa per 24 ore, ma qualcosa va fatto: è un punto nevralgico della città».

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