Energia a costo zero, decine di raggirati. Piovono querele contro la ditta fantasma

Conegliano, azienda vendeva caldaie con la finta promessa ai clienti di bollette azzerate. Il titolare ha fatto perdere le sue tracce

CONEGLIANO. Le bollette a costo “zero” arrivavano, dopo aver acquistato la nuova caldaia, o la stufa. Come pattuito, al momento di firmare il contatto con la società coneglianese, che forniva la nuova caldaia o stufa con adeguati finanziamento dai 14 ai 20 mila euro, da restituire a rate decennali, molto leggere. Ma poi le bollette non arrivavano più. E di contro arrivava una comunicazione ufficiale della società elettrica, che segnalava ai clienti l’inadempienza della società coneglianese al pagamento dell’energia rifornita. E informava che non sarebbe stata interrotta l’erogazione di energia, ma il servizio sarebbe stato assicurato alle tariffe standard, e non a quelle “zero” pattuite nel contratto.

CLIENTI BEFFATI

E così, il danno e la beffa, per decine e decine di famiglie, forse centinaia e centinaia. Una decina di utenti – da Vittorio Veneto al Friuli, da Treviso a Brescia – ha presentato denuncia per il mancato rispetto degli impegni contrattuali, ipotizza il reato di truffa continuata. Non solo; quando i clienti che avevano sottoscritto il contratto hanno provato a chiedere lumi alla società, hanno scoperto che la sede era vuota, nello stabile del centro di Conegliano dove avevano sempre fatto riferimento. E risultava irreperibile, anche al telefono o via mail, il titolare e legale rappresentante, un imprenditore nato in Svizzera ma residente nel Veneziano. Sui contratti- beffa - che già fanno stimare introiti per centinaia di migliaia di euro - sta ora indagando la Guardia di Finanza di Conegliano, mentre diversi clienti si sono rivolti all’avvocato Maria Bruschi per l’assistenza legale.

SISTEMA BEN CONGEGNATO

«Siamo di fronte a un sistema ben architettato, e con diverse implicazioni, visto che la società chiedeva a finanziarie gli importi con cui vendere le caldaie alle famiglie», spiega l’avvocato Bruschi, «per i clienti si ravvedono almeno tre piani di danno: il danno materiale legato a quella che si configura come una truffa, per le prime rate versate, la mancata assistenza tecnica sui nuovi impianti, gli esborsi ulteriori per le bollette. Non ci sarebbe da stupirsi se emergesse un giro di contratti beffa molto articolato, con numerose vittime in tutto il Nord Italia». La vicenda è rimbalzata sui social, e ci sarebbe anche una chat fra le vittime, e dalla quali emerge un copione simile: clienti contattati al telefono da un call center, o da agenti con visite a domicilio per proporre il cambio della caldaia, una volta avute notizia sui consumi e sull’età della caldaia esistente. E qui scattava la proposta del cambio di caldaia con la particolare formula del contratto che di fatto ammortizzava la spesa con i vantaggi successivi nelle “bollette zero”: e in 10 anni, energia gratuita. Il tutto, però, durava solo pochi mesi, poi scattava il richiamo della società elettrica agli utenti con l’avviso che le tariffe sarebbero state modificate e rialzate per l’inadempienza della società aveva mostrato non pagando l’energia avuta».

FALSO SCONTO FISCALE

La legale vittoriese non si ferma qui: «La società ha utilizzato la sua posizione di intermediaria, per ottenere finanziamenti con cui acquistare le caldaie», prosegue l’avvocato Bruschi, «le vittime sono state allettate da proposte vantaggiose, anche su Facebook. E vanno valutate anche altre implicazioni, come la promesse di una detraibilità delle spese dal 730, non praticabile. Basti dire che dal sito della società sono sparite le recensioni dei clienti sul servizio erogato». A sporgere denuncia, sin qui, giovani coppie, pensionati, single. I primi sono stati i clienti che, al primo sentore che qualcosa non andasse, hanno approvato immediatamente a rivolgersi alla società, sperando che ci fosse solo un problema tecnico nei pagamenti fra la società e la società elettrica. Macché, c’era la sede vuota, così’ come vani sono stati tentativi di contattare il titolare; e alle vittime non è rimasto che sporgere denuncia. «Temiamo che alla fine il numero dei raggirati sia destinato crescere, coinvolgendo anche le società che hanno erogato il finanziamento alla società, ma anche caldaisti e imprese che forniscono assistenza tecnica», conclude l’avvocato. I clienti beffati, adesso, confidano nelle indagini delle Fiamme Gialle, che stanno passando al setaccio documentazione e incartamenti relati vi ai contratti, e tutte le altre operazioni connesse al sistema della “nuova caldaia + bollette zero”.

A.P.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso