Emergenza sfratti: boom a Conegliano

CONEGLIANO. Cassaintegrazione, disoccupazione e straordinari diventati un’utopia. La crisi arresta il mercato del lavoro mentre gli affitti non accennano a diminuire e a Conegliano, nel pieno del...

CONEGLIANO. Cassaintegrazione, disoccupazione e straordinari diventati un’utopia. La crisi arresta il mercato del lavoro mentre gli affitti non accennano a diminuire e a Conegliano, nel pieno del ricco Nord Est, scoppia sempre più forte il problema degli sfratti. Secondo il Sunia Cgil sono stati oltre 250 quelli emessi dal tribunale di Conegliano nel 2012, l’85% dei quali per morosità. E il 2013 registra un trend in aumento: il rappresentante del sindacato degli inquilini, Luciano Bellotto, stima che quest’anno si toccherà quota 280. Il quadro che dipinge è allarmante: «Viviamo una situazione simile a quella del dopoguerra», afferma Bellotto, che spiega come sia sempre più frequente il fenomeno della coabitazione, ovvero più famiglie costrette a vivere sotto lo stesso tetto per far quadrare i conti. Il tutto in una città che conta oltre 2.000 appartamenti sfitti e dove trovare un miniappartamento sotto i 450 euro mensili è impresa non facile. «Gli inquilini sono la categoria che sta peggio di tutte», aggiunge Bellotto, che evidenzia un altro fenomeno: quello degli sfratti che non passano attraverso il tribunale. Il padrone di casa, cioè, abbona le mensilità arretrate purché chi abita l’appartamento lo lasci libero. Stando a quando spiegato da Bellotto, se si considera questo fenomeno il numero degli sfratti raddoppia. La Cgil da tempo chiede politiche abitative nuove, che tengano conto delle situazioni di povertà che si registrano in città e non solo. (r. z.)

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