Elezioni, il ritorno di Ezio Da Re «Né con Chies né con Zambon»

L’ex consigliere comunale ha già battezzato la sua lista, che si chiama «Progetto per Conegliano» Duro il suo giudizio sull’amministrazione uscente: «Fallimentare». Nuove divisioni nel centrodestra
Di Andrea De Polo

CONEGLIANO. Scende in campo Ezio Da Re. È il terzo nome caldo della campagna elettorale coneglianese, che a sette mesi dalle elezioni comunali ha già tre schieramenti sulla linea di partenza: quello di Fabio Chies, con Forza Italia e la Lega, quello del sindaco uscente Floriano Zambon, in cerca di alleanze, e da oggi anche quello di Ezio Da Re, con la sua lista civica “Progetto per Conegliano”. Da Re, tuttavia, non sarà il candidato sindaco ma soltanto il capolista, e valuterà chi appoggiare per la poltrona di primo cittadino in base ai nomi e ai programmi che usciranno nei prossimi mesi. Di sicuro, Da Re non sosterrà né Chies né Zambon: «Questa amministrazione è stata fallimentare». Per Ezio Da Re, 54 anni, consulente aziendale e Cavaliere della Repubblica, è un tentativo di ritorno a quel consiglio comunale in cui è stato protagonista ormai più di un decennio fa. Nel 2014 ha fondato e presieduto il circolo coneglianese del Nuovo Centro Destra, nel 2015 ci ha provato alle regionali con la lista di Area Popolare in appoggio a Flavio Tosi, senza centrare l’obiettivo, raccogliendo 127 preferenze. Quella che i coneglianesi troveranno sulla scheda elettorale nella prossima primavera sarà una lista civica pura, slegata dai partiti e senza simboli. Da Re tiene ancora riservati, però, i dettagli più importanti: «Io sarò capolista ma non candidato sindaco, punto a entrare in consiglio comunale. Nella lista, che sarà tendenzialmente di centro ma senza il simbolo dell’Ncd, ci sono nomi importanti, anche qualche illustre imprenditore coneglianese, ma usciranno a tempo debito. Vogliamo dare una svolta a questa città, appoggeremo chi presenterà un progetto alternativo a quello che abbiamo visto negli ultimi cinque anni». La priorità? «Sicuramente la pianificazione del territorio, che a Conegliano manca del tutto». Non poteva essere altrimenti, per uno che detiene il record (imbattuto, e probabilmente imbattibile) del più lungo intervento in consiglio comunale proprio in riferimento al vecchio Prg di Conegliano: dieci ore, dalle 22 alle 8 del mattino, per contestare il piano dell’amministrazione Zambon. Correva l’anno 2000, e da allora la salvaguardia del territorio e delle colline, contro l’eccessiva urbanizzazione di una città in cui gli abitanti non sono in aumento ma le case vuote sì, è stato uno dei capisaldi dell’azione politica di Da Re, mai interrotta nemmeno fuori dal consiglio comunale.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso