Elezioni, il ritorno di Ezio Da Re «Né con Chies né con Zambon»

CONEGLIANO. Scende in campo Ezio Da Re. È il terzo nome caldo della campagna elettorale coneglianese, che a sette mesi dalle elezioni comunali ha già tre schieramenti sulla linea di partenza: quello di Fabio Chies, con Forza Italia e la Lega, quello del sindaco uscente Floriano Zambon, in cerca di alleanze, e da oggi anche quello di Ezio Da Re, con la sua lista civica “Progetto per Conegliano”. Da Re, tuttavia, non sarà il candidato sindaco ma soltanto il capolista, e valuterà chi appoggiare per la poltrona di primo cittadino in base ai nomi e ai programmi che usciranno nei prossimi mesi. Di sicuro, Da Re non sosterrà né Chies né Zambon: «Questa amministrazione è stata fallimentare». Per Ezio Da Re, 54 anni, consulente aziendale e Cavaliere della Repubblica, è un tentativo di ritorno a quel consiglio comunale in cui è stato protagonista ormai più di un decennio fa. Nel 2014 ha fondato e presieduto il circolo coneglianese del Nuovo Centro Destra, nel 2015 ci ha provato alle regionali con la lista di Area Popolare in appoggio a Flavio Tosi, senza centrare l’obiettivo, raccogliendo 127 preferenze. Quella che i coneglianesi troveranno sulla scheda elettorale nella prossima primavera sarà una lista civica pura, slegata dai partiti e senza simboli. Da Re tiene ancora riservati, però, i dettagli più importanti: «Io sarò capolista ma non candidato sindaco, punto a entrare in consiglio comunale. Nella lista, che sarà tendenzialmente di centro ma senza il simbolo dell’Ncd, ci sono nomi importanti, anche qualche illustre imprenditore coneglianese, ma usciranno a tempo debito. Vogliamo dare una svolta a questa città, appoggeremo chi presenterà un progetto alternativo a quello che abbiamo visto negli ultimi cinque anni». La priorità? «Sicuramente la pianificazione del territorio, che a Conegliano manca del tutto». Non poteva essere altrimenti, per uno che detiene il record (imbattuto, e probabilmente imbattibile) del più lungo intervento in consiglio comunale proprio in riferimento al vecchio Prg di Conegliano: dieci ore, dalle 22 alle 8 del mattino, per contestare il piano dell’amministrazione Zambon. Correva l’anno 2000, e da allora la salvaguardia del territorio e delle colline, contro l’eccessiva urbanizzazione di una città in cui gli abitanti non sono in aumento ma le case vuote sì, è stato uno dei capisaldi dell’azione politica di Da Re, mai interrotta nemmeno fuori dal consiglio comunale.
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