È nato il Pedemontana village Il «campo base» dei lavoratori

A Romano d’Ezzelino il quartier generale del cantiere: dormitori, ristorante, infermeria e un circolo Domattina posa della prima pietra con il governatore Zaia e gli spagnoli della Sis. Sarà finita in 6 anni

di Daniele Ferrazza

Nel campo base della Superstrada Pedemontana ci sono gli uffici tecnici, la sala mensa, un club per il tempo libero, l’infermeria, la reception e i dormitori per 250 addetti. A Romano d’Ezzelino –tra il Sacro Cuore e Casoni – a poche centinaia di metri da dove corre il confine tra le province di Vicenza e di Treviso è stato allestito il campo base 2.2 della Superstrada Pedemontana Veneta, i cui lavori verranno inaugurati domani mattina alle 11 dal governatore del Veneto Luca Zaia.

Un autentico villaggio indipendente dotato di generatori, collegamenti idrici e fognari. Vi alloggeranno per i prossimi sei anni gran parte delle maestranze chiamate alla più grande infrastruttura stradale mai realizzata nel Veneto, tre volte il Passante di Mestre. Un analogo campo base sta per essere allestito a Castelgomberto, nel Vicentino, per ospitare i lavoratori occupati nel primo lotto Montecchio Maggiore-Thiene, mentre questo di Romano servirà prevalentemente la logistica generale e il cantiere del secondo lotto Thiene-Bassano del Grappa. Un terzo compound, tra circa due anni, prenderà vita a Trevignano non appena scatteranno i lavori del terzo lotto Bassano del Grappa-Spresiano. Complessivamente, la durata dei lavori è quantificata in 2340 giorni, circa sei anni stimando le sospensioni legate a meteo e periodi estivi.

Il cantiere della Superstrada Pedemontana è pronto a partire: nei prossimi giorni le maestranze – a regime lavoreranno contemporanemente anche duemila addetti – prenderanno servizio nel primo lotto del cantiere, nei pressi di Villaverla. Un’autentica boccata d’ossigeno per l’edilizia e l’occupazione del Veneto, da tempo in grave crisi dopo gli anni d’oro.

Il tracciato è lungo 94,747 chilometri, attraverserà 36 Comuni, di cui 22 vicentini e 14 trevigiani:Loria, San Zenone degli Ezzelini, Riese Pio X, Altivole, Vedelago, Castelfranco Veneto, Montebelluna, Castello di Godego, Trevignano, Volpago del Montello, Giavera del Montello, Povegliano, Villorba, Spresiano. Le uscite trevigiane saranno quelle di Mussolente-Loria, Riese, Montebelluna Ovest-Altivole, Montebelluna Est-Volpago, Povegliano, Spresiano, bretella di collegamento con la A27.

La strada è realizzata con il sistema del project financing:gli spagnoli mettono gran parte dei soldi necessari ma in cambio godranno dei pedaggi per 39 anni. Gli automobilistiresidenti entro 21 chilometri dai caselli non pagheranno il pedaggio.

L’investimento è di 2.391 milioni di euro, di cui solo 173 provenienti dalla Regione Veneto. Se i volumi di traffico saranno inferiori a un certo numero la Regione è tenuta a versare 7,3 milioni di euro per 30 anni. Al termine dei 39 anni l'infrastruttura tornerà in gestione alla Regione.

La procedura adottata è quella legata alla legislazione d’emergenza:dalla Legge Obiettivo 2001 all’Intesa tra governo e Regione nel 2003, dal via libera al progetto esecutivo nel 2006 al decreto di emergenza traffico adottato nel 2009 fino alla nomina a commimssario straordinario di Silvano Vernizzi, che ha autorizzato in via straordinaria tutti gli atti necessari ad arrivare all’inizio del cantiere. Compresi i 2.843 espropri in corso di esecuzione con procedura d’urgenza.

A realizzare i lavori, a sorpresa, non sarà la società promotrice (che ha perso la gara e anche i ricorsi), ma il Consorzio stabile tra le torinesi Sis, Inc Ge.Co. e Sipal e la spagnola Sacyr, tutte imprese che fanno riferimento alla iberica Itinere infraestructuras, una delle più grandi società di costruzioni stradali al mondo. Gran parte dello staff tecnico è piemontese: l’ingegnere Claudio Dogliani di Cuneo firma il progetto, l’ingegnere torinese (di origini greche)Georgios Kalamaras sottoscrive le prestazioni specialistiche, l’architetto torinese Roberto Bonomi è il coordinatore per la sicurezza, il geologo è il piemontese Carlo Alessio. Direttore lavori è l’ingegnere Vittoriano Picca, mentre il direttore tecnico del concessionario è il geometra Giovanni D’Agostino e il direttore di cantiere il geometra vicentino Lucio Cerato.

Nel Trevigiano, esattamente a Riese, è prevista a conclusione dell’opera la realizzazione del Centro operativo di controllo, praticamente la sala operativa della Superstrada Veneta, che supervisionerà i flussi di traffico. Anche questa un’opportunità occupazionale per il territorio.

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