È morto il faunista Saverio Lombardo

VITTORIO VENETO
Si è spento a soli 56 anni il professor Saverio Lombardo. Ricercatore, autore di importanti scoperte in ambito naturalistico, oltre che insegnante. Il decesso lunedì sera all’ospedale cittadino, ucciso dal male in pochissimi mesi.
Cordoglio tra gli studenti e i colleghi dell’Istituto alberghiero Beltrame cittadino dove insegnava scienze e dove è docente anche la moglie Eleonora Mesirca. La vita di Saverio Lombardo si è giocata tutta tra l’insegnamento e la ricerca.
Laureato in scienze forestali a Padova aveva iniziato presto la carriera didattica. Prima di approdare al Beltrame era stato all’istituto agrario di Colle Umberto. L’impegno in aula non gli ha mai impedito di dedicarsi alla sua grande passione: la ricerca scientifica. La sua specializzazione l’ha portato a studiare il comportamento animale.
«Nella ricerca faunistica lascia un grande vuoto - dice amareggiato l’amico ricercatore Francesco Mezzavilla - da 25 anni facevamo studi sperimentali. Le sue scoperte sono state presentate in convegni nazionali e internazionali». Grazie al lavoro di Lombardo hanno fatto importanti passi avanti le conoscenze sulla fauna del Cansiglio e dell’area montana. Saverio aveva individuato la presenza sull’altopiano dell’allocco degli Urali, un rapace notturno rarissimo in Italia.
A lui va il merito quindici anni fa di essere stato il primo ad averlo avvistato e riconosciuto. Il professore stava attualmente studiando la lince e l’orso in provincia di Belluno. «L’estate scorsa – spiega l’ornitologo Mezzavilla - avevamo trovato resti di predazione dell’orso e abbiamo contribuito a far conoscere meglio questa specie nel bellunese». Un’ altra grossa scoperta fatta da Lombardo sono state le tracce della lince nella zona di Longarone. La presenza è stata confermata dalle analisi di reperti di pelo raccolto dallo stesso Lombardo.
Da otto anni eseguiva anche il censimento degli uccelli migranti nella zona del Pizzoc. Una ventina le pubblicazioni scientifiche presentate a convegni nazionali e internazionali. L’ultima sua presenza l’anno scorso alle assise ornitologiche nazionali.
Lombardo era iscritto al Cai di Vittorio Veneto. «Era un divulgatore - lo ricordano i colleghi - sapeva rendere le cose difficili in modo semplice. Aveva una straordinaria capacità di comunicazione».
Il professore era stato anche responsabile dell’associazione faunisti veneti che ha sede al Museo di storia naturale a Venezia. L’ultimo addio domani alle 14.30 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo. Oltre alla moglie Eleonora lascia i figli Francesco e Margherita, e la sorella Daniela. Dopo la cerimonia funebre la salma proseguirà per la cremazione.
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