E' morto «Cicci», re dello spiedo

 Nonostante l'età e qualche problema cardiaco, la morte del ristoratore è giunta improvvisa. Egidio si dilettava ancora a cucinare spiedo e carne alla brace nel locale al confine tra Solighetto e Pedeguarda, poco distante dal ristorante «da Clemi» e dalla sede della «F. Bisol». Anche se da una ventina di anni la trattoria era diretto dal figlio Vasco Ciotta, «Cicci» continuava a dargli una mano in cucina e a scambiare battute e pareri con i clienti. «Era molto carismatico - lo ricorda con commozione il figlio - che si faceva benvolere da tutti. E' davvero una grande e improvvisa perdita per tutti, non solo per noi». Egidio Ciotta aveva iniziato la sua attività a Pedeguarda una cinquantina di anni fa, tra gli anni '50 e '60, cominciando subito a farsi apprezzare per il suo marchio di fabbrica, grigliata mista e spiedo di carne. L'associazione «Amici dello spiedo», presieduta da Remigio Villanova, qualche anno fa lo ha nominato primo «maestro dello spiedo» del Quartier del Piave e Vallata del Soligo. «Era un vero maestro di vita - sottolinea Villanova - Uno per il quale l'amicizia era sacra. E' stato un precursore dello spiedo nei ristoranti». Il suo amore per la cucina e la buona compagnia era pari a quello per la famiglia e per il suo vigneto in Col Franchin, vicino alla vecchia casa dei genitori sulle colline di Solighetto, dove si riuniva con gli amici. Alpino del gruppo di Follina, lascia, oltre al figlio Vasco, la nuora Cecilia e le sorelle Clara e Adelina.