E la Indesit chiede cassa per gli esodati

REFRONTOLO. È quasi scaduto il tempo per gli ex operai Indesit. A marzo termineranno i due anni di cassa integrazione straordinaria. La cigs non si può rinnovare. Gli operai rimasti, una ventina,...
Un momento della manifestazione dei lavoratori gruppo Indesit a Torino il 20 marzo 2009. La Indesit Company vara un piano ''per il consolidamento della presenza industriale in Italia'' che prevede investimenti per 120 milioni, ma anche la chiusura degli stabilimenti di Brembate (Bergamo) e Refrontolo (Treviso), che interessera' circa 500 addetti...TONINO DI MARCO/GID..
Un momento della manifestazione dei lavoratori gruppo Indesit a Torino il 20 marzo 2009. La Indesit Company vara un piano ''per il consolidamento della presenza industriale in Italia'' che prevede investimenti per 120 milioni, ma anche la chiusura degli stabilimenti di Brembate (Bergamo) e Refrontolo (Treviso), che interessera' circa 500 addetti...TONINO DI MARCO/GID..

REFRONTOLO. È quasi scaduto il tempo per gli ex operai Indesit. A marzo termineranno i due anni di cassa integrazione straordinaria. La cigs non si può rinnovare. Gli operai rimasti, una ventina, non sono stati ricollocati. I sindacati chiedevano che nessuno venisse licenziato. E allora l’azienda gioca l’ultima carta: Indesit ha chiesto di poter utilizzare una tornata di cassa integrazione in deroga. Provvedimento che al massimo può durare sei mesi. Poi, si vedrà. La richiesta di Indesit è al vaglio del Ministero del Lavoro, e sarà ufficializzata agli ex dipendenti dello stabilimento di Refrontolo nel corso di un’assemblea in programma tra due settimane. Moderata soddisfazione tra gli operai: a quanto pare, non ci sono altre via d’uscita, e la ricollocazione, di questi tempi, è un miraggio. Eppure c’è qualcosa che fa storcere il naso ai dipendenti. Indesit, infatti, sta assumendo. Non a Refrontolo, dove la produzione è dismessa da un paio d’anni. Ma per altre sedi, come quella di Fabriano, è alla ricerca di giovani brillanti da inserire nell’organico. I requisiti parlano di età inferiore ai 27 anni, laurea con votazione di almeno cento su 110, ottima conoscenza della lingua inglese. Corsia preferenziale per i giovani laureati in materie come economia e commercio, marketing, ingegneria gestionale. Piccoli talenti, insomma. E dei vecchi lavoratori? «Quello che facevamo noi non interessa più a nessuno» commenta amaro Umberto Andreetta, cassintegrato dopo 36 anni di onorato servizio. «Quegli annunci girano da un po’, li ho visti anch’io. Non ho nessuno di quei requisiti, ma tanta esperienza, e ho pure mandato il mio curriculum. Chissà che si ricordino di me». Andrea De Polo

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