«È inspiegabile, aveva fatto tutti i controlli»

Il dolore dei dirigenti dell’Evolution Team del Chiarano. Sospesa la partita di recupero prevista oggi

CHIARANO. «Aveva superato, come gli anni scorsi, la visita medico-sportiva. Il certificato d’idoneità agonistica è obbligatorio: se non viene rinnovato, i ragazzi non possono giocare. Siamo molto precisi, con la salute non si scherza». Fabio Celante e Roberto Diana, presidente e responsabile del settore giovanile dell’Evolution Team, la società in cui il povero Matteo Carrer è cresciuto, sono tormentati dallo stesso terribile interrogativo, che da giovedì sera attanaglia la famiglia e un’intera comunità. Come è possibile che uno sportivo di 15 anni, annualmente controllato, possa morire improvvisamente? Il ragazzo, che giocava a Chiarano fin dalla categoria Piccoli Amici, era stato visitato, al pari degli altri tesserati, al Centro di Medicina di San Donà. Lo strazio in società è tangibile. Matteo ha lasciato un tremendo vuoto. «Siamo tutti sconvolti», commenta il presidente Celante, «Aveva cominciato da bambino con mio figlio, che poi è passato in un’altra società. L’ho visto crescere. Quando giocavano assieme, ci si trovava con la sua famiglia, che è molto nota in paese: ricordo i momenti condivisi nei classici tornei di fine stagione. È una perdita enorme, anzitutto per la famiglia, alla quale porgo le più sincere condoglianze. La morte improvvisa di una ragazzo di 15 anni è la notizia più tragica che si possa ricevere. Era una persona seria, tranquilla, rispettosa. Ma sapeva anche imporsi, era bravo a giocare a calcio». Matteo militava nella formazione Allievi, iscritta al girone B del campionato provinciale gestito dalla delegazione Figc di San Donà. Il campionato è già terminato, ma Matteo si stava preparando per uno dei tanti tornei di fine stagione e si era allenato fino a mercoledì. All’età di 10 anni, si era dovuto fermare per alcune lievi operazioni ai piedi per un problema che gli aveva creato difficoltà nella corsa. Da due anni, era rientrato a pieno regime. In segno di lutto, l’Evolution ha rinviato un recupero della categoria Giovanissimi previsto per oggi pomeriggio. Roberto Diana, responsabile del vivaio, lo conosceva bene: «Era un terzino, ma soprattutto un ragazzo stupendo, silenzioso e umile», lo descrive, «In campo, portava sempre rispetto per i più vecchi, il mister e i dirigenti. Non fumava e non beveva, a volte se ne vanno le persone più sane. Aveva appena concluso la prima stagione con gli Allievi: la sua carriera era iniziata qui a Chiarano».

Mattia Toffoletto

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