E all’ex caserma Salsa oltre 500 per Balasso «Gentilini, ascoltali»

«Gentilini non capisce nulla. Non capisce questi ragazzi e il loro sacrosanto bisogno di luoghi di aggregazione. Non capisce che gli spazi sono di tutti, che il bene comune non è di chi lo amministra, ma di chi lo vive». E Balasso sistema per le feste lo Sceriffo della Lega.
Attesissimo da più di 500 persone, ieri alle 22 il comico ha fatto la sua comparsa alla ex caserma Salsa, da sabato mattina occupata dal collettivo Ztl. C’era tanta gente, anche i residenti di Santa Maria del Rovere, lì per ascoltare il comico Natalino Balsso, a Treviso al teatro comunale per la trasposizione di «Signore & Signori», che dopo lo spettacolo ha voluto andare alla Salsa per portare la sua solidarietà al collettivo Ztl e alla sua protesta pacifica. Prima di Balasso, su un palco improvvisato, momenti di intrattenimento ma anche tanti discorsi improntati all’impegno civile, al bisogno di riappropriarsi dei luoghi abbandonati della città. Ha parlato anche il regista Mirko Artuso, l’ideatore del doppio corteo di ieri pomeriggio. Ha preso la parola anche Gaia Righetto, portavoce di Ztl: «Dopo 20 anni di gentilinismo», ha detto, «abbiamo occupato questo spazio enorme che che gli stessi cittadini di Treviso ci hanno chiesto di riaprire. Stasera ce ne andremo, ma non ci fermeremo: ci saranno altre occupazioni». Poi l’invito a partecipare venerdì a una grande assemblea alla Casa dei Beni Comuni, in via Zermanese, sotto il cavalcavia. Fin dalle prime ore del pomeriggio, ieri alla Salsa, c’è stato un viavai continuo di residenti e curiosi che nemmeno la pioggia e il freddo, tutt’altro che primaverile, sono riusciti a fermare. La voce dei cittadini è riecheggiata per tutta la domenica nell’ex caserma Salsa «liberata» sabato mattina dal collettivo Ztl Wake Up, a coronamento di una due giorni di occupazione. Sulla porta dell’edificio occupato il cartello «Nelle giornate Fai di primavera Ztl riapre la caserma Salsa», un invito accolto dalla cittadinanza. «Tantissima gente nonostante la pioggia si è presentata alla Salsa chiedendo di poter dare un’occhiata», dice la Righetto, «Erano felici che l’edificio fosse stato finalmente riaperto. Erano curiosi, volevano vedere, tutti carichi di idee e proposte per un suo rilancio: chi proponeva di farne uno spazio culturale, chi sosteneva che avrebbero dovuto trasferire qui gli uffici che ora si trovano all’Appiani». Sabato il concerto con gli Atom Tanks seguito da un dj set ha richiamato più di 500 ragazzi. E ressa per Natalino Balasso, atteso sul palco con Andrea Pennacchi, Marika Tesser e Valerio Mazzucato. «Siamo determinati a continuare questa nostra campagna di sensibilizzazione», continua la Righetto, «Da parte dell’amministrazione non c’è stato alcun tipo di apertura. E quanto agli attacchi di Leonardo Muraro che ci ha invitati ad andare a studiare o a lavorare, vorrei sottolineare che siamo già tutti studenti o lavoratori, se non addirittura entrambi. Circa tre anni fa ci eravamo già rivolti alla Provincia per chiedere uno spazio al Sant’Artemio, ma ci hanno risposto che non ce n’erano». (s.g.)
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