Droga in discoteca, Baita al Lago a rischio chiusura

CASTELFRANCO. I carabinieri hanno chiesto alla questura la chiusura temporanea della discoteca Baita al Lago di Castelfranco. È l’effetto del blitz messo a segno dai carabinieri nella notte tra sabato e domenica, al termine della quale due giovani sono stati arrestati ed altri tre denunciati per detenzione di droga ai fini di spaccio. Il bilancio della nottata è completato dalla segnalazione alla Prefettura di sei consumatori.
I due giovani arrestati sono E.B., 22 anni di Mestre, e C.M., 22 anni di Vedelago. Il primo, già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato con 12 dosi di ketamina addosso e altre 40 nascoste nell’auto. Per lui oggi è prevista l’udienza di convalida dell’arresto. L’altro, incensurato, è stato trovato in possesso di 9 dosi di ketamina e alcune pasticche d’ecstasy, nascoste nelle mutande. È stato processato, ieri mattina, per direttissima e il giudice gli ha inflitto 18 mesi e 2000 euro di ammenda.
Al blitz, coordinato dal maggiore Salvatore Gibilisco, ha partecipato una sessantina di militari, tra i quali due unità cinofile e carabinieri del Nas e del Nil. All’interno della discoteca erano presenti 1.640 clienti, in gran parte giovani tra i 18 e i 25 anni, che avevano speso 25 euro di biglietto per trascorrere una serata che aveva nell’esibizione di un noto dj (dal “cachet” di 30.000 euro per la serata) il momento clou.
Complessivamente, i carabinieri hanno sequestrato due etti di sostanze stupefacenti (dalla cocaina all’ecstasy, dalle anfetamine alla marijuana e all’hashish).
Durante i controlli i militari dell’Arma hanno sorpreso in auto tre ventenni pronti a consumare, con una banconota da 20 euro arrotolata, la cocaina già disposta a righe su un cd. Inoltre i carabinieri hanno multato un rumeno che a bordo della sua automobile sfrecciava ad 80 chilometri orari all’interno del parcheggio della discoteca. I Nas hanno multato infine i gestori della discoteca per alcune violazioni amministrative di carattere igienico-sanitario (c’erano alcune telecamere piazzate senza la necessaria cartellonistica). Soddisfatto il maggiore Gibilisco: «Il sequestro di droga per noi non è un vanto, ma un segnale d’allarme che ci fa riflettere».
Da parte sua il gestore della discoteca Urban klub, all’interno della Baita al Lago, Marco Brugnaro, spiega: «Noi contiamo su 15 uomini della sicurezza che possono controllare zaini ma no n perquisire nelle tasche i clienti».
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