Dramma a Motta: giornalista dà alla luce la sua bimba e muore 5 giorni dopo il parto

MOTTA DI LIVENZA, Ha dato alla luce una splendida bambina e 5 giorni dopo è morta di malattia lasciando nel dolore una intera comunità. Si sono svolti ieri pomeriggio, in una atmosfera di profonda tristezza, i funerali di Demet Turkkaan, 38 anni, giornalista con un passato di reporter nella Cnn turca, da 4 anni residente ad Annone Beneto con il marito, militare del Cimic di Motta.
La storia di Demet sembra un romanzo, pur nella sua drammatica conclusione. Nonostante il suo calvario e il suo male ha voluto portare a termine la gravidanza, con indomito coraggio, regalando alla vita alla sua creatura, di nome Alessia Milla.
Demet è nata a Smirne in Turchia il 18 agosto 1981. Lei e Salvatore un giorno si sono conosciuti e dopo una rapida frequentazione si sono uniti in matrimonio. Lui è un soldato del Cimic di Motta di Livenza dove svolge il mestiere di soldato di professione che lo porta a varie missioni all’estero. Una vita intensa la loro che non ha impedito di unirsi in matrimonio.
Quel giorno fu meraviglioso. Il 17 ottobre 2015 si unirono nella cattedrale di Altamura a Bari in una delle più importanti chiese del Sud Italia. Una celebrazione con rito misto. Poi insieme sono venuti al nord, stabilendosi ad Annone Veneto. Poi due anni fa la scoperta del male.
Demet, come hanno spiegato dalla parrocchia di Annone, ha affrontato questa prova “con tanta fede e fiducia”. E a metà ottobre scorso ha partorito la sua bambina a Trieste dove era ricoverata.
Il 17 ottobre scorso, nel quarto anniversario di matrimonio, la piccola è andata a casa abbracciata dal papà mentre la donna è dovuta rimanere in ospedale. Sono stati momenti drammatici per la giornalista, che ha abbandonato il suo lavoro e il suo Paese per venire in Italia e abbandonarsi al sacramento del matrimonio.
Il 22 ottobre Demet si è spenta e un pezzo della sua famiglia è andato con lei. Ma il marito e la sua bellissima bimba continueranno il loro percorso è lei vivrà in loro. Ieri pomeriggio al cimitero di Annone la cerimonia di addio è stata struggente, ma anche sobria nella consapevolezza che Demet ha regalato la vita quando avrebbe potuto egoisticamente salvare se stessa.
C’erano i colleghi della Cimic a confortare il marito Salvatore. «Anche io con il Battesimo di mia figlia - ha detto Demet - aderisco alla Chiesa e farò il cammino di fede richiesto per diventare cristiana». La Curia di Concordia Pordenone ha autorizzato i funerali in Catecumena.
«Il Signore - hanno riferito durante le esequie della trentottenne - accoglierà certamente Demet giovane e coraggiosa mamma tra le sue braccia. Lei era amante della vita è della verità. Siamo vicini con la preghiera a Salvatore e ad Alessia. Non capiamo il perché la morte abbia portato via Demet. Ci inchiniamo alla fede davanti al disegno di Dio che vuole il nostro bene.
Come ha detto nonna Carmela il Signore è buono. Ha fatto il miracolo di aiutare Salvatore ad accompagnare con fede e coraggio Demet nella sua sofferenza. E poi lo aiuta a accogliere come un grande uomo la vita di Alessia che gli permette di continuare a vivere una bella storia stroncata dalla partenza di Demet. Ma Alessia piena di voglia di vivere testimonia che la vita non muore mai».
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