Dragon Boat, le donne della voga a Monastier

Monastier: tutte operate al seno, è la squadra sostenuta dalla Giovanni XXIII
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, punta San Giuliano, Canottieri Mestre/ Le donne del trifoglio rosa ai mondiali di Dragon Boat 2017 a Venezia
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, punta San Giuliano, Canottieri Mestre/ Le donne del trifoglio rosa ai mondiali di Dragon Boat 2017 a Venezia
MONASTIER. Quella delle donne della squadra di dragon boat del Trifoglio rosa di Punta San Giuliano è una bella storia di coraggio e amicizia. Donne unite da una malattia che fa paura, il tumore al seno, che ora sono una simpatica e sorridente squadra che si prepara a gareggiare ai campionati mondiali di dragon boat che si terranno per la prima volta a Venezia, dal 3 al 8 settembre.


La voga ha il potere non solo di divertire ma anche di essere un efficace strumento terapeutico per superare il decorso post operatorio dopo un intervento chirurgico al seno. E queste donne, dalle storie e dai nomi diversi, sono le migliori testimonial della prevenzione e della forza che deve animare chi sopravvive al tumore. «Gli diamo una pagaiata al tumore» è il motto della squadra che ieri mattina è stata presentata a Punta San Giuliano. Presente il sindaco Luigi Brugnaro, l'assessore comunale al Turismo, Paola Mar, il consigliere delegato Giovanni Giusto, la presidente del “Trifoglio Rosa” di Mestre, Daniela Galletta, il presidente del Comitato organizzativo Mondiali dragon boat, Andrea Bedin, il presidente di Canottieri Mestre, Augusto Gandini, e, in rappresentanza della Casa di cura Giovanni XXIII di Monastier, l’amministratore delegato Gabriele Geretto, il radiologo Francesco Di Toma e il senologo Pasquale Piazzolla. La squadra veneziana viene sostenuta dalla casa di cura Giovanni XXIII di Monastier, punto di riferimento per i controlli e le cure delle donne malate al seno visto che ci lavorano due senologi come il primario Roberto Busolin e il medico Pasquale Piazzolla.


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