Doppia rissa alla stazione dei bus cinque ragazzine bloccate dai vigili

Sono tutte minorenni e sono state identificate dalla Polizia locale. Scene riprese e postate sui social
Rosario Padovano

ODERZO

Due risse nella zona dell’autostazione, una nella tarda mattinata di giovedì, l'altra ieri mattina presto, hanno coinvolto un gruppo di ragazze, tutte minorenni e tutte non residenti a Oderzo, ma che frequentano le scuole della città. Avuti i dettagli in tempo utile sulla gazzarra, la Polizia locale ha bloccato il secondo “duello”. Le scene sono state riprese dai telefonini sotto gli sguardi divertite e certamente non scandalizzati di tanti altri ragazzi.

Le ipotesi sono aperte. Un'occhiata o una parola di troppo, o ragazzi contesi, magari essi stessi tra gli spettatori, che se la godevano tra grasse risate. La Polizia locale ha fornito uno spaccato di quanto accaduto, attraverso il proprio comandante Andrea Marchesin. «Nella giornata di giovedì alle 13.30 alla stazione dei bus è avvenuta una rissa tra cinque ragazze minorenni. La Polizia locale opitergina ha assunto informazioni dopo varie segnalazioni - è stato spiegato in una nota - e sapeva che all'indomani le ragazze si erano date appuntamento per continuare». Così ieri mattina, attorno alle 7.35, sul retro dell' autostazione, due delle minori protagoniste del giorno precedente sono venute nuovamente alle mani. Di sicuro inferiori d'età a 18 anni, hanno mostrato buone doti da combattenti, usando piedi e mani come se si allenassero in palestra da anni. Ma a quel punto lo spettacolo non poteva continuare. Il pronto intervento della Polizia locale è stato risolutivo per fermarle e alla fine identificarle. Sono stati contattati i genitori, di tutte e cinque, e si stanno valutando le soluzioni migliori per stroncare quella che sembra un' emulazione amplificata dai social.

Non sono stati forniti dettagli in più, ma una rissa tra ragazze in pochi se la ricordano da queste parti. Esistono due video, della prima rissa e della seconda: quest'ultimo è montato con musica da discoteca, e sembra quasi una storia social un po’ costruita. Episodi simili sono avvenuti di recente in Sardegna, ma lì era un branco di ragazze contro una sola persona, qui invece sembrano essersi fronteggiati due gruppi distinti. L'episodio amplifica un'escalation di atti simili che vedono molti minorenni, purtroppo, vestire i panni dei protagonisti. Un 17enne è stato denunciato in autunno per avere sradicato un palo dell'illuminazione pubblica, un altro palo poi venne danneggiato in maniera simile qualche tempo dopo. La zona dello stadio Opitergium è diventata ricettacolo di piccole gang che si danno appuntamento per sfidarsi con i motorini, sfidando però anche il Codice della strada. E soprattutto imbrattano svariate pareti dello stadio. Alcuni supporti, come la biglietteria, sembra appartengano non certo a una città elegante come Oderzo, bensì a una bidonville. Giovanissimi incontrastati e imprendibili, con un grande senso di impunità. Ci saranno anche i due anni di restrizioni e di dad, ma è un fenomeno “di moda” per il quale, non solo a Oderzo, sta suonando più di qualche campanello d’allarme sociale. —



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