Doppia denuncia per l’ultras picchiatore

Lesioni con l’aggravante politica per Paolo Velardi, simpatizzante del Fronte Skinhead. Scuole mobilitate: fiaccolata

E’ stato denunciato per lesioni, con l’aggravante della discriminazione politica prevista dalla legge Mancino, l’uomo che venerdì pomeriggio ha pestato in piazza della Vittoria un diciassettenne appartenente alla Rete degli studenti, «colpevole» di aver strappato un volantino di Lotta studentesca dal muro. Si tratta di Paolo Velardi, 25 anni, ultras del Treviso calcio e simpatizzante di Veneto Fronte Skinheads. N. A., studente del Da Vinci che ha riportato una prognosi di otto giorni, si è presentato ieri mattina in questura, accompagnato dai genitori, per presentare formale denuncia. Velardi era invece già stato identificato venerdì sera dagli agenti della Digos e raggiunto quando il trentenne era già in piazza Pola. Il diciassettenne l’ha quindi riconosciuto e denunciato. L’accusa nei suoi confronti è lesioni aggravate dalla discriminazione ideologica, in pratica la violazione alla legge Mancino. Il trentenne pregiudicato, ultrà del Treviso calcio è stato già colpito da Daspo ed è simpatizzante del movimento di estrema destra, Veneto Fronte Skin. Il motivo dell'aggressione, così come ricostruito dagli agenti della Digos, è il fatto che la vittima stesse staccando dal muro un manifesto di Lotta Studentesca. Lo studente è stato avvicinato dallo skinhead il quale lo ha colpito con un pugno all’occhio sinistro. Alla scena hanno assistito quattro testimoni i quali, assieme alla vittima, hanno descritto per filo e per segno l'aggressore alla polizia. Gli agenti lo hanno rintracciato in meno di mezz’ora: era ancora in zona, in piazza Pola. Identificato, è stato poi riconosciuto dal 17enne, che nel frattempo era andato al pronto soccorso per farsi medicare.Velardi non è nuovo a questo genere di aggressioni. Nel maggio del 2010 infatti era stato denunciato per un altro pestaggio, questa volta avvenuto in piazza delle Erbe a Verona.Insieme ad un’altra persona, avevano prima picchiato una coppia di amici. Poi se la erano presa anche con gli agenti delle Volanti, intervenuti per identificarli, provocando loro ferite guaribili in 5 giorni. Secondo la ricostruzione dell'accusa, i due, dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo in un locale di piazza Erbe, avevano preso a calci e pugni altri due giovani. L’atto di violenza politica avvenuto in pieno centro a Treviso, ai danni dello studente minorenne, è un gesto che ha colpito l’opinione pubblica. «Si tratta - ha detto Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd - di un atto vile che va condannato con fermezza, tanto più quando la violenza è determinata da motivazioni ideologiche. Per questo esprimo la mia solidarietà alla giovanissima vittima dell’aggressione brutale da parte di un trentenne appartenente a movimenti che si ispirano agli ideali nazifascisti». E oeri al liceo scientifico “Da Vinci”, durante l’intervallo è stato inscenato un flash-mob: gli studenti hanno scritto sulle lavagne frasi contro la violenza. La pagina Facebook della Rete degli studenti medi è stata bombardata di messaggi di solidarietà da tutta Italia, persino dalla Sicilia. Sabato prossimo la Rete organizzerà in città un evento contro la violenza: si parla di una fiaccolata o di un concerto. A commentare il grave episodio è anche la Federazione giovanile comunisti italiani di Treviso, che fa appello alle forze democratiche per chiedere la «chiusura degli spazi politici alle organizzazioni neofasciste». E solidarietà al ragazzo viene anche dalla Tilt! Veneto, associazione che si occupa di questioni generazionali e di precarietà. “Per l'ennesima volta questa città è testimone di un atto di violenza da parte di un militante di estrema destra – scrivono - Auspichiamo che l'antifascismo trevigiano scenda in piazza».

Giorgio Barbieri

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