Dopo Milano, Came punta a Expo Kazakistan e Dubai

Dopo aver portato il Veneto e in particolare Treviso all’Expo di Milano, l’avventura di Came spa, il gruppo leader nel settore della home & building automation di Dosson, non si ferma qui. È infatti già iniziata la corsa per Expo Kazakistan del 2017 e per Expo Dubai del 2020. Ad annunciarlo ieri la vicepresidente di Came, Elisa Menuzzo, durante il convegno “Came Racconta Expo”, ospitato a palazzo Giacomelli, nella sede di Unindustria.
«Siamo stati il partner tecnologico di Expo a Milano con la fornitura del controllo accessi, dei tornelli, ed è stata una sfida incredibile che ci ha dato grandi soddisfazioni e permesso di fare sinergia con altre realtà», ha ricordato la vicepresidente, «ma c’è qualcos’altro nell’aria. Stiamo lavorando per poter fornire lo stesso tipo di servizio anche alle prossime edizioni dell’esposizione universale, in Kazakistan e a Dubai».
Intanto, fino alla fine di ottobre, Came sarà presente all’edizione milanese di Expo 2015 con “CamExperience”, una living zone dedicata al Veneto e alle sue eccellenze enogastronomiche.
Lo spazio, allestito in collaborazione con la start up trevigiana “Delicanto”, ospita ben 60 piccoli produttori locali di diverse specialità gastronomiche della Marca trevigiana, sempre più richieste e apprezzate nel mondo. Ad arricchire il percorso, un’area Came dedicata al tema casa e accessibilità, e uno spazio riservato alle opere sui cinque sensi firmate dall’artista Paolo Spigariol. Il successo è già confermato, fino ad oggi l’allestimento è stato visitato da più di 12.500 persone, con picchi di 700 presenze nei fine settimana. Una vetrina sull'eccellenza veneta e trevigiana che è stata presentata ieri, durante il convegno.
«Andiamo molto orgogliosi del living perché siamo riusciti a fare rete e a stabilire un bel legame con il territorio», ha aggiunto Menuzzo. Parola confermate dalle collaborazioni che hanno partecipato a CamExperience come il museo aziendale della chiave di Keyline e il museo etnografico di Belluno e del parco delle dolomiti bellunesi. Accanto ai progetti internazionali, Came sta investendo anche sui canali social. L’approdo su Facebook risale alla scorsa primavera e ha già portato ad avere 10.000 utenti che seguono il profilo dell'azienda. «È stato un salto nel vuoto visto che avevamo poca dimestichezza con questo strumento», conclude la vicepresidente del gruppo, «ma i dati sono molto incoraggianti e l’approccio è stato quello giusto, in un’era in cui la comunicazione, anche delle aziende del nostro territorio, può adoperare internet e i social come una risorsa».
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