Dopo lo scandalo rifiuti Punto Riciclo è fallita
vedelago. Dopo una incredibile quanto sospetta girandola di società, e dopo le ombre della camorra, la Punto Riciclo di Vedelago è fallita.
L’azienda sorta sulle ceneri del Centro Riciclo di Vedelago dopo il crac milionario della gestione di Carla Poli tanto ammirata da Beppe Grillo, il 6 giugno scorso Punto Riciclo era andata davanti al tribunale fallimentare di Treviso chiedendo il concordato, «anche in continuità», annunciando di aver chiuso cassa il 31 dicembre 2017 con un utile di esercizio da 1 milione di euro.
Trentatré giorni dopo il tribunale ne ha decretato il ko dopo che la stessa società ha ammesso di non avere più interesse alla procedura di concordato e Contarina, l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti per il Consorzio Priula, ne ha chiesto nuovamente il fallimento.
Non si tratta di una procedura come tante perchè la società, come detto, nell’inverno scorso è finita al centro di una fittissima nebbia di sospetti. Ad addensarla sull’azienda di Vedelago la videoinchiesta sulla camorra e gli investimenti al nord fatta da Fanpage, ma anche la girandola di modifiche e ramificazioni societarie svelata dal nostro giornale che ha collegato la Punto Riciclo ad una serie di società (tra attive in liquidazione, cessate o in fallimento) riconducibili a Stefano Fuso, dipendente della Punto Riciclo ma in realtà sua guida. Proprio Fuso infatti era il dirigente che trattava il possibile subentro di soldi in nero nel capitale dell’azienda con il finto camorrista mandato da Fanpage per sondare la disponibilità del mercato a fare affari con la mala. Trattativa poi mai concretizzata.
A contribuire ad alimentare dubbi sulla società oggi fallita anche l’ennesima girandola societaria avvenuta a febbraio all’interno della Ponto Riciclo, che Fuso aveva conquistato negli anni acquisendo tramite società diverse le quote dell’ex cda composto da Marta Tessaro e Paolo Callegari. A febbraio – mentre l’azienda era nell’occhio del ciclone della stampa – la società prima amministrata da Paolo Barnaba (fedelissimo di Fuso e professionista a cui facevano capo altre società tutte ricadenti in un immobile anonimo in via Piave a Ponzano), è infatti passata nelle mani di Mirko Lorenzon, professionista legato a Fuso e Barnaba perchè già amministratore unico di una società chiamata Finko, controllata da Barnaba e Fuso, e riconducibile ancora a via Piave di Ponzano.
L’ennesimo passaggio di nomi e volti nella Punto Riciclo a cui Fuso era arrivato anni fa attraverso la Chromo Holding, società intestata a un ottuagenario Romano, che aveva comprato le quote di Callegari.
E proprio a Roma in un anonimo palazzo sulla Salaria (altro dettaglio non certo di poco conto), è stata trasferita sempre a febbraio la sede della società che fino ad allora era nel centro di riciclo di Vedelago. Pare che Contarina avanzi parecchio. La società nel tempo ha conferito a Punto Riciclo tonnellate di rifiuti tra plastica, alluminio e acciaio. —
Federico de Wolanski. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
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