Dopo dieci anni si cambia, ma Fiorenzo potrebbe tornare come vice

NERVESA. I dieci anni di Berton terminano a fine mese, ma se vince Fabio Vettori lui sarà il vicesindaco. Insomma un'accoppiata sul modello trevigiano Gobbo-Gentilini ai piedi del Montello. Dieci anni arrembanti, con una guerra senza tregua alla moschea di Sovilla fino a riuscire a farla chiudere, continuando però contemporaneamente ad avere come pazienti gli immigrati che non voleva in moschea. Una lotta senza quartiere con Francesco Tartini e Sandro Fontebasso, un dominio assoluto della vita amministrativa del paese. E una macchina bruciata: la sua. Non è stato certo un sindaco conciliante e diplomatico Fiorenzo Berton, che prima di arrivare a fare il primo cittadino a Nervesa era stato vicesindaco a Vidor ai tempi di Alberto Barp sindaco. Medico di famiglia con studio a quattro passi dal centro e residenza a Bidasio, divertente la battuta su di lui da parte di Luca Zaia: «Visita i pazienti in municipio e riceve i cittadini in ambulatorio». Se vincerà la Lega Nord continuerà nella vita amministrativa nella veste di vicesindaco. E se invece perde? «Mi dedicherò ai miei hobby finalmente». Che sarebbero? «Lo studio dei paleoveneti». Da medico-sindaco a medico-archeologo quindi.
Ma cosa rimane di questi dieci anni trascorsi sulla breccia da sindaco? «Resta un grande arricchimento personale e tante conoscenze che mi hanno arricchito anche dal punto di vista professionale. Fare il sindaco è come essere responsabile di una grande famiglia composta da migliaia di persone a cui dare servizi al minor costo possibile, è farsi carico della sicurezza e di prestare attenzione alla viabilità e a tutto il resto».
Se dovesse ricordare cosa lo ha amareggiato di più in questi dieci anni, cosa le viene in mente. «Il comportamento di Tartini e di Fontebasso (all’opposizione in consiglio, ndr) , che tentavano di convincere i miei pazienti a cambiare medico. È ciò che mi ha amareggiato di più, ancor di più di quando è stato dato fuoco alla mia macchina». (e.f.)
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