Diktat di Coldiretti «Non usate i prodotti venduti da Cunial»

MONTEBELLUNA. Decine, forse centinaia di fitofarmaci contraffatti potrebbero essere già entrati nella filiera agricola della Marca. Veleni e miscele tossiche, fuori commercio da almeno vent’anni, sono ora in possesso di agricoltori che si erano fidati di Gianandrea Cunial, l’imprenditore 51enne arrestato per la contraffazione di prodotti fitosanitari. La sua «Verde Bio», in centro a Montebelluna, vendeva anche all’utilizzatore finale. Fulvio Brunetta, presidente di Coldiretti Treviso, lancia l’allarme: «Non usate i prodotti che vi ha venduto Cunial». I contadini si fidavano dell’imprenditore di Montebelluna. Forse, chi comprava da Cunial era attirato dai prezzi bassi. Ora, però, potrebbe ritrovarsi in casa un mix di veleni molto pericoloso per la salute. «Bisogna mettere in guardia chiunque abbia avuto rapporti lavorativi con questo individuo», continua Brunetta, allarmato. «È il momento di tutelare se stessi e la propria salute». I prodotti contraffatti venduti da Cunial potrebbero trovarsi in qualsiasi parte d’Italia. Tanto era estesa la sua rete di contatti. Non c’era modo, per chi comprava, di accorgersi dell’inganno? «Se la confezione riportava un’etichetta truffaldina, è quasi impossibile», continua Brunetta. «Nemmeno aprire l’involucro sarebbe sufficiente: molti si accorgeranno della truffa solo dopo aver usato il prodotto». Sul piede di guerra anche la Cia, confederazione italiana agricoltori di Treviso: «La parte lesa sono gli agricoltori», dichiara il presidente, Denis Susanna. «Ci faremo parte attiva nella difesa di eventuali soci danneggiati. I nostri agricoltori utilizzano solo prodotti autorizzati dal Ministero della Sanità, e hanno l’obbligo di attenersi ai severi regolamenti e alle leggi in materia per una corretta applicazione».
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