Dieci aziende al lavoro in Cansiglio per liberare 25 mila metri cubi di legna

VITTORIO VENETO
La pulizia dell’antico bosco da remi della Serenissima è già iniziata venerdì, con le prime imprese al lavoro. Domani saranno ben 10 le aziende forestali che si dispiegheranno nel bosco. Devono liberare la foresta da ben 25 mila metri cubi di legname. Tanti, infatti, sono stati gli schianti. I dati sono ufficiali, li ha resi noti Alberto Negro, direttore di “Veneto Agricoltura”, a margine dell’inaugurazione, venerdì scorso, dell’Hangar Cansiglio. «Il numero di piante si possono calcolare 25 mila alberi, tra faggi ed abeti rossi, perché – spiega Negro – da una pianta media si ricava un metro cubo di legno utile, quindi da utilizzare; gli scarti vengono trasformati in cippato e usati per il riscaldamento». Dal Cansiglio si ricava legno di qualità, addirittura certificato, come quello che Patrizio Dei Tos impiega nella sua Itlas di Cordignano e Sacile dove si producono tavole molto ricercate per i pavimenti. «Giovedì scorso – informa Negro – abbiamo convocato 10 imprese, tutte locali, abbiamo suddiviso l’area da pulire in parti uguali, in modo da evitare ogni discussione. L’accordo è stato facile, davanti, purtroppo, ad una montagna di alberi da portare in lavorazione. Qui ci sarà lavoro per almeno due anni di tempo. Con un significativo supplemento anche dell’occupazione, sia nel bosco che presso le segherie».
gli spazi dell’itlas
L’Itlas ha messo a disposizione gli spazi per lo stoccaggio. Non è uno scherzo, infatti, trovare sistemazione per circa 25 mila tronchi. La sperimentazione che inizia in Cansiglio con l’asporto delle piante schiantate costituirà un esempio, un modello anche per gli altri territori della montagna veneta da bonificare. Veneto Agricoltura che gestisce il demanio regionale dell’altopiano è stata incaricata dal presidente Luca Zaia di coordinare il lavoro anche altrove. «Dobbiamo far pulizia al più presto – afferma Negro – non solo per evitare che marcisca il legname a terra, ma anche per consentire alle nuove piante di crescere normalmente». La grande paura di questi giorni consiste nel deprezzamento del legno. I 150 euro al metro cubi sono diventati perfino 60, 70 euro; la media della contrazione è del 20-30 per cento.
dati non certi
«I dati diffusi in questi giorni sono in parte da smentire – afferma Dei Tos -. Il legno non è mai stato così prezioso, prima della deforestazione aveva un prezzo altissimo. Ma il mercato del settore ha sempre registrato dei picchi in alto e dei picchi in basso, la media dei quali è del 15-20%, spesso anche del 30 e in alcuni casi si arriva fino al 50%. Quindi non c’è da avere motivo di preoccupazione. Certo, ci possono essere tentativi di speculazione. Ma per evitarli bisogna far squadra ed operare tutti insieme». «Piuttosto – continua l’imprenditore vittoriese – è indispensabile fare in fretta per evitare l’assalto agli alberi a terra da parte dei parassiti».
imprese locali
L’orientamento della Regione è di far lavorare le imprese locali, come nel caso del Cansiglio, ma se è necessario e urgente – consiglia il titolare dell’Itlas – è saggio ingaggiare anche aziende straniere. Il direttore di Veneto Agricoltura conferma che sono stati contattati gruppi italo-svizzeri del settore e che sono disponibili ad intervenire con 10 squadre, munite delle più sofisticate apparecchiature. Il tentativo dell’azienda regionale è di sottrarre più piante possibili alla prossima neve, quando diventerebbe impossibile entrare nel bosco. In questi giorni, invece, l’autunno rende tutto più visibile, con gli alberi che si denudano ed il bosco che si sta trasformando in una tavolozza di colori. —
Francesco Dal Mas
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