«Denunceremo Lorenzon»

«Razziato il ristorante? Siamo noi le vittime»
Roberto Lorenzon
Roberto Lorenzon
 
PONTE DI PIAVE.
«Razziato il ristorante? Assolutamente no, siamo vittime innocenti». A dichiararlo i tre soci della società Smikra srl, ex gestori del ristorante Ca' Giada chiamati a presentarsi davanti al giudice a maggio per rispondere dell'accusa di appropriazione indebita dopo la denuncia del proprietario della licenza del locale Roberto Lorenzon. Verbali delle forze dell'ordine alla mano relativi alla perquisizione avvenuta all'epoca dei fatti alla ricerca della «refurtiva» testimonierebbero infatti che di tutta la merce non s'è trovata traccia. Per questo i tre hanno già annunciato l'intenzione di presentare denuncia per calunnia nei confronti di Lorenzon, anche sulla base di fotografie che testimonierebbero l'integrità del locale dopo il venire meno del contratto d'azienda. In base a quanto riportato nel capo di imputazione i tre, dopo la chiusura del contratto, prima di abbandonare il locale avrebbero fatto razzia di quanto contenuto all'interno del ristorante tra bicchieri tavoli e addirittura 12 piante di licustro. «Piante - sottolineano i tre - che due mesi dopo la chiusura del ristorante, erano ben visibili sul plateatico del locale. Le foto scattate all'atto della restituzione dell'esercizio dimostrano lo stato di perfetta pulizia, integrità e manutenzione dello stesso». Una denuncia che si sommerebbe, secondo quanto dichiarano, ad «atteggiamenti offensivi e intimidatori tenuti dal Lorenzon che sarebbe giunto sino al punto di importunare uno di loro nel posto di lavoro», legati a disaccordi sulle modalità di gestione del locale. Ora l'udienza è fissata per il prossimo maggio ma gli ex gestori di Ca' Giada sono intenzionati ad intraprendere ogni azione penale e civile per ottenere un congruo risarcimento per i danni subiti. (s.g.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso