Dentro l’ex polveriera porte aperte dopo 52 anni

Ecco per la prima volta le immagini del sito occupato dall’esercito sul Montello L’eurodeputato Andrea Zanoni ieri in sopralluogo insieme al generale de Cicco

VOLPAGO. Ecco la polveriera del Montello, sdemanializzata dopo 52 anni di operatività: 940mila metri quadri, quasi 4 chilometri di perimetro, tra bosco, strade, edifici, torrette, recinzione coi reticolati e fili elettrici a proteggerne il perimetro. Era entrata in attività nel 1961, dopo la guerra fredda, ed era un deposito strategico per l'esercito dislocato in Friuli, frontiera "calda" dell'Italia. Dallo scorso gennaio sono stati tolti i vincoli delle fasce di rispetto, nei bunker non ci sono più esplosivi e munizioni e attorno alla ex polveriera sono già partite le grandi manovre per deciderne il suo futuro. Con mezzo secolo in mano all'esercito, per cui per ragioni militari non poteva essere tagliato neppure un albero, è la zona del Montello che ha il bosco più integro di tutto il territorio. Insomma lì c'è il bosco della Serenissima, lì c'è l'ambiente che potrebbe far da traino turistico per tutto il Montello. Ma ha anche 68 edifici che potrebbero far gola a interventi edilizi. Si trova tra le prese 12 e 13 in comune di Volpago, appena più in là, in comune di Giavera c'è il deposito carburanti. Per mezzo secolo sono stati i due insediamenti militari che vietavano di considerare Volpago e Giavera zone sismiche, perché una tale classificazione avrebbe richiesto lo smantellamento o lavori costosissimi di rafforzamento delle strutture. Caduto il comunismo nell'est Europa, venuti meno i timori di un’invasione dall'est, ridotti i contingenti militari in Friuli, è venuta meno anche la funzione della polveriera di Volpago, luogo segretissimo fino ad un anno fa per ragioni militari. E quindi è stata dismessa. Come è arrivata la comunicazione della dismissione, subito sono partite manovre e sospetti sul suo futuro. Potrebbe far gola a investitori interessati ad aprire lì attività ricettive, di ristorazione ma anche residenziali. E proprio per salvaguardare l'integrità del luogo è partita la controffensiva preventiva degli ambientalisti, è nato un coordinamento di salvaguardia e ieri c'è stata la prima visita all'interno della polveriera, fatta dall'eurodeputato Andrea Zanoni che aveva chiesto l'autorizzazione al ministro della Difesa Mario Mauro. Ieri è entrato lì assieme al generale Carmelo de Cicco e a un colonnello e a due componenti del Gruppo Bosco Montello. «In seguito alla sdemanializzazione» afferma l'eurodeputato Andrea Zanoni «ritengo necessario per la tutela di quest’area, che fa parte di una più vasta area tutelata dall'Unione europea, debba essere scongiurato ogni possibile speculazione edilizia. Sarò in prima fila per dare una mano al Comitato di Salvaguardia del Montello.

Enzo Favero

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