Dentista e igienista abusivi Condannati marito e moglie

/ montebelluna
Una coppia di Montebelluna è stata condannata, ieri, dal giudice Alberto Fraccalvieri, per esercizio abusivo della professione di medico odontoiatra e igienista dentale. Si tratta di Pierluigi Visentin, 66 anni , e la moglie Lalla Cavasin, 59 anni, entrambi di Montebelluna (difesi dallo studio legale Salandin). Per la procura della Repubblica di Treviso, infatti, il primo, nonostante gli fosse richiesta un’apposita laurea, aveva effettuato sui pazienti «numerose prestazioni riservate ai medici dentisti (diagnosi dentaria, cura delle carie attraverso otturazioni, prescrizione di radiografie, applicazione di placche)». Visentin è stato condannato a 10 mesi e 15 giorni mentre Cavasin a 6 mesi di reclusione. Tutto sommato pene più miti rispetto alle richieste di condanna del pubblico ministero in aula.
Tra le accuse però non c’era solamente l’esercizio abusivo, ma anche quello di avere aperto e mantenuto in esercizio «in qualità di soci della Dental Studio di Lalla Cavasin due studi dentistici con annessi laboratori senza aver mai ottenuto le prescritte autorizzazioni» (un reato questo contestato da un Regio decreto del lontano 1934).
Gli studi si trovavano in via Piave 56 e in corso Mazzini 84 a Montebelluna. L’inchiesta è stata condotta dal sostituto procuratore Barbara Sabatini che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per Visentin e la moglie Cavasin.
Il primo afferma di aver ottenuto una laurea negli Stati Uniti che in Italia però non è riconosciuta. La procura contesta loro interventi su numerosissimi pazienti e alla Cavasin, in particolare, di aver effettuato (o coadiuvando Visentin) «prestazioni di pulizia dentale sugli stessi pazienti, attività riservata ai medici dentisti o all’igienista dentale».
Nel corso del processo, davanti al giudice sono sfilati numerosi testimoni, ossia i pazienti che erano stati curati dalla coppia. Ognuno è stato chiamato a descrivere le prestazioni ricevute dalla coppia finita ala sbarra per esercizio abusivo della professione. Nel corso della sua requisitoria, il pubblico ministero, ha chiesto la condanna di Visentin a un anno e otto mesi di reclusione e di Cavasin ad un anno.
Da parte sua la difesa ha sostenuto che in realtà, la coppia, aveva ottenuto diplomi e lauree all’esterno e che quindi non era fondata l’accusa dell’esercizio abusivo della professione. La difesa ricorrerà in Appello. —
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