Demolita anche la storica “casa stregata” di Treviso: a Fiera un palazzo di 17 appartamenti

Il vecchio edificio che storicamente ospitò un vinaio e un negozio di dischi verrà completamente abbattuto. Ecco come diventerà
DE WOLANSKI . AG.FOTOFILM . TREVISO . PALAZZO IN V.LE 4 NOVEMBRE
DE WOLANSKI . AG.FOTOFILM . TREVISO . PALAZZO IN V.LE 4 NOVEMBRE

TREVISO. Dopo l’intervento edilizio che in primavera trasformerà la storica osteria Rosa di Santa Maria del Rovere in un palazzo residenziale, anche nel quartiere di Fiera si preparano le basi per una trasformazione che segnerà per sempre un’area storica della città. Il palazzo disabitato da anni (elemento che nel tempo gli è valso il soprannominato “delle streghe”) all’incrocio tra Callalta, viale IV Novembre e Postumia verrà abbattuto per fare spazio ad un nuovo residence.

La partita immobiliare è praticamente conclusa e il cantiere, se tutto andrà per il meglio a livello di autorizzazioni e passaggi burocratici, potrebbe partire per metà dell’anno prossimo, esattamente come avverrà a Santa Maria del Rovere. E cambieranno definitivamente i connotati a due angoli significativi per la storia del secondo novecento della città.

Lo stravolgimento, per Fiera, forse sarà ancor più significativo perché l’edificio è da sempre sotto gli occhi di migliaia e migliaia di trevigiani, ma anche pendolari e turisti attratti inevitabilmente dalla facciata particolarissima dell’edificio, uno stile tra 900 e liberty che non lasciava certo indifferenti. E poi sul suo disuso si erano costruite storie degne di racconti popolari, che si mescolavano invece ai ricordi vivi di chi quel palazzo lo ha vissuto. Nel secondo dopoguerra accoglieva infatti una storica rivendita di vini (nella parte retrostante c’era il deposito delle botti ed è ancora visibile la rampa che serviva a scaricarle), poi tra anni 70 e 80 era stato uno dei punti di riferimento per gli appassionati di musica accogliendo al pianterreno un negozi di vinili di vario genere.

A guidare l’iniziativa, e qui altro elemento non secondario, un’impresa di Padova, come padovana è anche la firma sul progetto di riqualificazione dell’osteria Rosa a Santa Maria del Rovere. Segno che la città e il mercato residenziale del capoluogo oltre ad aver attirato molti interessi privati provinciali stanno attraendo le attenzioni di imprese extra provincia, che vedono in Treviso un mercato di interesse di qui al futuro.

Al posto dello storico palazzo verrà edificato un nuovo complesso residenziale dalle geometrie moderne che darà spazio a 17 appartamenti di varie metrature, tutto approfittando dell’area verde che si estende sul lato di via Leonardo Da Vinci e permetterà di ampliare le volumetrie del nuovo edificio realizzato – ancora una volta – approfittando anche del piano casa regionale. Una lista che si allunga.

Ancora una volta a seguire la partita sono gli agenti di “Arte di abitare” che sta accaparrandosi i principali interventi di nuova edilizia residenziale extra mura. «Un intervento di assoluto pregio che si sposterà con il quartiere e darà nuova luce all’area» dicono, e gli annunci per la vendita degli spazi sono già on line.

Nel quartiere, dove già mesi fa era trapelata l’eventualità che il palazzo venisse venduto e potesse essere abbattuto per fare spazio ad un nuovo edificio, i malumori di molti sono palpabili. Tanti speravano che l’edificio potesse essere in qualche modo tutelato, «o che si potesse almeno conservare la facciata». Ma a quanto pare non vi erano vincoli che potessero determinarne il mantenimento.—


 

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