De’Longhi apre nuovo stabilimento in Romania

Acquistato un sito industriale per potenziare la produzione di macchine da caffè. Ci lavoreranno 500 addetti

TREVISO. De’Longhi ha annunciato ieri pomeriggio l’acquisizione di uno stabilimento produttivo in Romania, nella contea di Bihor, per potenziare la produzione di macchine da caffè, uno dei prodotti del gruppo con il più alto ritmo di crescita.

Si tratta del secondo investimento in Romania dopo che, nel 2012, il gruppo del Pinguino aveva rilevato uno stabilimento della Nokia a Cluj; stavolta l’impianto si trova a Madaras, circa 160 chilometri di distanza, ed è composto da due edifici per un totale di circa 25 mila metri quadrati.

È stato acquisito da un imprenditore locale che riforniva altre aziende di un settore industriale diverso (elettronica). Al suo interno, spiega il gruppo trevigiano, sono collocate macchine per iniezione già operative e impianti di produzione di polistirolo espanso che possono essere utilizzati per le macchine da caffè, prodotto che registra vendite in crescita fino al 10 per cento in alcuni mercati.

«Questo accordo - spiega l’azienda trevigiana - ha lo scopo di supportare la crescita organica prevista dal gruppo nei principali mercati ed è coerente con la strategia di riduzione del time to market dei nostri prodotti, preservandone la qualità e il controllo. Questa nuova sede impiegherà più di 500 dipendenti e, grazie alla positiva esperienza acquisita nella regione rumena di Cluj, rafforzerà la presenza del gruppo nella regione».

La necessità di generare una capacità produttiva addizionale si era palesata già da alcuni mesi, complici gli ottimi risultati di vendita delle macchine automatiche e semiautomatiche per il caffè espresso, che senza un’adeguata risposta avrebbero potuto comportare rotture di stock.

Va sottolineato che l’investimento in Romania non influisce in alcun modo sulla produzione e sulla forza lavoro dello stabilimento trevigiano (che non aveva subito ripercussioni nemmeno dopo l’acquisto della fabbrica a Cluj), dove, anzi, ci sarebbero ancora margini per incrementare la capacità produttive. De’Longhi ha superato i 2 miliardi di euro di fatturato (i ricavi preliminari toccano i 2,1 milioni, con una crescita dell’1 per cento); il gruppo è attivo nella progettazione, produzione e distribuzione di macchine per il caffè espresso, elettrodomestici per la cottura e la preparazione dei cibi, condizionatori d’aria e radiatori, elettrodomestici per la pulizia e lo stiro. 

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