Del Monaco, è guerra Il figlio del tenore denuncia l’agente

Claudio Del Monaco, figlio del celebre tenore, denuncia Cosimo Filomeno, assicuratore di Preganziol, attuale detentore dei diritti d’autore sulla vendita dei dischi di Mario del Monaco. Accuse pesanti per i reati di appropriazione indebita, truffa, estorsione e «quant’altro venga ravvisato nei fatti esposti nella querela» depositata ieri mattina dall’avvocato Luigi Fadalti. Una denuncia che mette la parola fine a ogni rapporto della famiglia con l’assicuratore di Preganziol con cui Claudio Del Monaco aveva dato vita alla Fondazione Mario Del Monaco International, dal quale era stato anche ospitato per un lungo periodo con la moglie, fino alla rottura definitiva (e brusca) lo scorso autunno.
Un nuovo capitolo di questa intricata saga familiare segnata nel gennaio scorso dal tentativo di uccidere il figlio del noto tenore da parte della moglie, Daniela Hermann. Claudio Del Monaco, conobbe l’assicuratore Cosimo Filomeno all’inizio del 2011, grazie ad amici comuni. Subito quest’ultimo manifestò la volontà di realizzare un progetto culturale con lui, sviluppando la storia e sostenendo la memoria del celebre padre. Filomeno si offrì addirittura di ospitare Claudio e la moglie, dapprima pagando un agriturismo, successivamente nella propria abitazione, poi, per circa cinque mesi, in un appartamento da lui affittato a Dosson di Casier (Claudio Del Monaco era appena giunto dalla Serbia, dove ricopriva l’incarico di consigliere personale del ministro locale della cultura). Ma, secondo la denuncia, l’atteggiamento di Filomeno sarebbe cambiato «repentinamente, assumendo contorni minacciosi e ricattatori». Cosimo avrebbe costretto il querelante a cedergli i diritti d’autore riguardanti la vendita di dischi di Mario Del Monaco, percepiti da Decca- Polygram-Universal, per 50 mila euro, oltre al calco mortuario del padre per diecimila euro, sotto la costante minaccia di metterlo «in mezzo a una strada». Denaro promesso, ma che non sarebbe mai stato effettivamente corrisposto, oltre al rifiuto esplicito di restituire i documenti sottoscritti. Nel frattempo venne anche costituita la “Fondazione Mario del Monaco International”, all’interno della quale era stato promesso a querelante e moglie un ruolo di rilievo, ma di fatto entrambi sarebbero sempre stati estromessi da ogni vicenda relativa all’istituto. Dalle minacce, Filomeno sarebbe poi passato ai fatti mettendo sulla strada Del Monaco e consorte. In pratica in base alla denuncia, Cosimo Filomeno attualmente si tratterrebbe beni di esclusiva proprietà della famiglia Del Monaco, ottenuti a mezzo di raggiro, con false promesse. Un danno difficilmente quantificabile perché riguarderebbe non solo i 60 mila euro mai corrisposti ma anche gli introiti derivanti dai diritti sulla vendita dei dischi del tenore, diffusi in tutta Europa.
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