Dalla vendemmia di Bordeaux alla maturità: ecco i centini del Cerletti di Conegliano

C’è anche la lode per Elia Staffus, che ha vissuto i cinque anni nel convitto dell’istituto  

CONEGLIANO. Primi centini alla scuola enologica Cerletti. A meritarsi il massimo dei voti sono stati Elia Staffus (con lode), Vittorio Sellan, Loris Tomè, Anita Mazzariol, Pietro Dal Ben e Gioele Stival. Tanta la soddisfazione per Elia Staffus, studente della 5 AVE (Viticoltura ed Enologia) che ha concluso il suo percorso di studi con 100 e lode.

Lo zio aveva frequentato la stessa scuola e lui affascinato da questo mondo ha scelto di iscriversi e di vivere nel convitto coneglianese dell’istituto, visto che risiede a Latisana. Tra le esperienze più belle, la vendemmia trascorsa a Bourdeaux, in Francia, grazie al programma Erasmus Plus. Ora darà una mano nell’azienda agricola di famiglia, per poi iscriversi all’Università di Udine proseguendo la carriera nel settore. Anche il compagno di classe di Staffus, Vittorio Sellan, ha vissuto nel convitto della scuola per tutti e 5 gli anni (abita a Musile di Piave e ha un passato da rugbysta nel San Donà).

A portarlo nella scuola enologica più antica del continente è stata la passione trasmessa dal papà, ex allievo perito agrario. Con la sua classe sta portando avanti una borsa di studio per la cantina sociale di Ormelle. Anche un altro studente della 5 AVE, Loris Tomè, si è meritato il massimo dei voti. «Tra i corsi extra-scolastici ho potuto usufruire della borsa di studio Bortolato, che ci ha permesso di sperimentare nuove pratiche per una viticoltura sostenibile», racconta. Ora lavorerà nell'azienda viticola di famiglia a Bibano a ottobre continuerà con gli studi nella sede universitaria coneglianese.

Punteggio massimo anche per Gioele Stival della 5 BVP (valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli). Continuerà gli studi di agraria. «Per quando riguarda la didattica a distanza - spiega - è stata utile ed è servita per continuare le lezioni durante questa pandemia, ma non è paragonabile con le lezioni in classe». Tra i bravissimi c’è anche Anita Mazzariol, di Roncade, della classe 5 AGT (Gestione del territorio). Dopo l’estate si iscriverà al corso di Biologia molecolare a Padova, le sue materie preferite sono state biotecnologie agrarie, produzione animale ed italiano. «Non avrei mai pensato di vivere un’esperienza di questo genere, rinunciando persino alla tradizionalissima sfilata dei trattori», riferisce. Arriva invece dalla sede “G. Corazzin” di Piavon di Oderzo, Pietro Dal Ben (Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e del territorio), originario di Staffolo, frazione del comune veneziano di Torre di Mosto: «Le materie più interessanti per me sono state agronomia, storia e matematica».

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