Dalla Libera: «Civiche, argine alla Lega»

ODERZO. Dieci anni fa Pietro Dalla Libera era con i genieri delle liste civiche che costruirono quella gioiosa macchina da guerra con cui strapparono Oderzo alla Lega Nord. Oggi si ritrova, ancora in prima linea, tra gli incursori che, unici nel monocromo verde di Marca, sono stati in grado di frenare la corsa del Carroccio. Attenzione, però: le civiche hanno solo arginato la Lega, non ancora battuta.
Ecco allora che l’appello di Dalla Libera viene catapultato pure dietro le linee nemiche.
«Mi rivolgo a tutto il mondo del centrosinistra perché, insieme alle nostre civiche, possiamo riconquistare Oderzo. Ma voglio parlare soprattutto agli elettori che al primo turno hanno votato per Maria “Muli” Scardellato: volete tornare al passato? A chi ha lasciato al Comune problemi irrisolti, debiti, derivati bancari?».
Il direttivo delle civiche, con i 32 candidati consiglieri che sosterranno Laura Damo nel ballottaggio del 19 giugno contro la leghista “Muli” Scardellato, si riunirà questa sera per decidere su eventuali apparentamenti. E su questo punto Dalla Libera ha una proposta: «Noi siamo “civici” per cui il potere appartiene ai cittadini e di conseguenza gli apparentamenti con altre civiche li vedo come un fatto fisiologico, penso alle due liste civiche che sostengono Mario Gherlenda (il grande escluso di Ca’ Diedo, ndr), apparentarsi con loro sarà naturale».
Non sarà facile recuperare il 19% dei voti alla Scardellato...
«Ma gli elettori avranno buoni motivi perché abbiamo ammistrato bene tanto che Oderzo è il comune della Marca con la minor tassazione, il terzo nel Veneto; poi perché abbiamo praticamente azzerato il debito di 10 milioni di euro che ci aveva lasciato proprio la giunta di Elio Pujatti con Scardellato assessore e infine perché abbiamo risolto i problemi degli allagamenti, quelli del depuratore e sgombrato il campo nomadi in centro a Oderzo che la Lega aveva tollerato per vent’ anni».
Sulla tolleranza, la sua posizione sulla ex Zanusso?
«Un altro unicum della Lega che, insieme al Pd, lo scorso 30 settembre non ha votato la nostra mozione e la mancata compattezza tra le forze politiche della città ha permesso al prefetto di Treviso di realizzare l’hub per migranti alla Zanusso. Credo sia una posizione unica in Italia, da parte della Lega, in merito al fenomeno dei migranti. Del resto in centro a Padova, all’interno della caserma Prandina, la prefettura ha creato un hub e il sindaco di Padova è il leghista Bitonci...ma lì se la prendono con il governo e con Renzi...Quindi, il sindaco di Oderzo non ha diritto allo stesso trattamento visto che non ha responsabilità dirette sul fenomeno migratorio?». La risposta arriverà il 19 giugno.
Giuliano Doro
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