Dal mescal ai funghi: tutti gli allucinogeni

GODEGA DI SANT’URBANO. Dall’Lsd ai funghetti, gli allucinogeni sono ormai entrati nell’immaginario collettivo quali droghe della mente, in grado di cambiare la percezione. Dai Beatles ai tre ragazzi di Vazzola ne passa, comunque: gli allucinogeni restano un gruppo eterogeneo di sostanze capaci di alterare le percezioni, i pensieri e le sensazioni. Agiscono sui recettori del sistema nervoso centrale provocando delle alterazioni psicosensoriali nelle percezioni, principalmente a carico della sfera visiva, e nei processi del pensiero, dell'emozione e della coscienza di durata ed intensità variabile a seconda del tipo, della quantità e della modalità d'assunzione della sostanza, fino a raggiungere delle vere e proprie allucinazioni "isolate" dal contesto ambientale.
Tra i principali allucinogeni naturali c’è la mescalina, diffusa soprattutto in Messico, mentre tra le piante, funghi e animali contenenti allucinogeni si segnalano i funghi contenenti psilocina, i rospi che secernono bufotenina, la cannabis (contiene Thc), il peyote (cactus messicano che contiene alcaloidi). Tra i sintetizzati da sostanze naturali i più noti sono Lsd e l’Mdma. Il meccanismo d'azione degli allucinogeni si basa sulla loro interazione con "mediatori chimici" cioè quelle sostanze chimiche (acetilcolina, adrenalina, istamina e serotonina ) attraverso le quali si propagano gli impulsi sensoriali fra le cellule nervose nel nostro sistema nervoso centrale.
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