Dagli angioletti ai sette nani Fiorucci si racconta

Elio Fiorucci racconta “Fiorucci”, la storia di un marchio celeberrino, di un creativo e di un imprenditore italiano, giovedì 4 dicembre alle 20.45 nella sede delll’associazione culturale TRA a Palazzo Ca' dei Ricchi in vicolo Barberia a Treviso.
Nato a Milano, Elio Fiorucci ha dettato stili e tendenze degli anni Settanta e Ottanta, vestendo una generazione di adolescenti e giovani seguaci del casual in Italia e nel resto del globo. Classe 1935, già a 17 anni iniziò a lavorare nella bottega milanese di pantofole del padre, nel 1967 aprì il suo primo negozio e tre anni dopo aveva già coniato un marchio industriale.L'immagine vittoriana dei due angioletti, reinterpretata dall'architetto Italo Lupi, fu subito un successo. Ben presto sbarcò a Londra; Andy Warhol scelse la vetrina di un negozio Fiorucci per lanciare il rivoluzionario giornale Interview.
Altra brillante intuizione firmata dal milanese Elio fu il lancio della prima linea di occhiali con brand di moda. E ancora, felpe e t-shirt illustrate con le immagini di Walt Disney, altrettanto azzeccata la scelta di inventare il primo “jeans stretch”, aderente e sensuale perché basato sulla commistione di Lycra e denim. Nel 1983, mentre Flashdance sbancava il botteghino, Fiorucci creava una linea di body, scaldamuscoli e leggings, azzardati e geniali ispirati al film.
Un successo che ha conquistato il pianeta, tanto che, per il quindicesimo compleanno del brand, celebrato allo Studio 54 di New York, c'era anche Madonna. Seguirà quindi un'altra simpatica invenzione: i nanetti del marchio “Love Therapy”. Per aver «rivoluzionato lo stile dei giovani, cogliendo e miscelando le nuove tendenze dei ragazzi di tutto il mondo» nel 2006 Fiorucci ha ricevuto l'Ambrogino D'Oro.

La sua carriera sarà ripercorsa a Ca’ dei Ricchi, nella conversazione che vedrà protagonisti Stefano Beraldo, AD del gruppo Coin, Maria Luisa Frisa, critico e direttore del corso trevigiano di Design della Moda dello Iuav e Marco Minuz, critico e curatore d'arte contemporanea.
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