Cucine Gicinque, cassa integrazione per 47

Crollo di fatturato all’estero, l’azienda di Ponte di Piave evita di ricorrere a dieci esuberi annunciati

PONTE DI PIAVE. Gicinque Spa di Levada a Ponte di Piave, azienda leader nel comparto legno arredo settore cucine, in mano alla famiglia Zaccariotto, decide di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per un anno evitando così (almeno per ora) il rischio di una decina di esuberi. Quarantasette dipendenti in tutto, uno stabilimento produttivo di circa 37 mila metri quadri, una struttura commerciale e distributiva di primo livello in grado di affrontare anche il mercato estero con successo non sono bastate a Gicinque Spa per superare indenne la crisi che negli ultimi anni pare aver letteralmente messo in ginocchio il comparto del legno arredo, fiore all'occhiello dell'industria trevigiana. Le difficoltà hanno iniziato ad evidenziarsi negli ultimi anni sia sul mercato nazionale che su quelli esteri determinando una riduzione dei volumi di produzione e di vendita e una progressiva erosione di fatturato e marginalità. Negli ultimi due anni il calo dei ricavi avrebbe superato il 20%, un trend confermato anche nel primo quadrimestre del 2015. Ad incidere sui risultati di bilancio l’assoluta stagnazione del mercato interno ma anche una flessione delle vendite estere, in particolare del mercato russo. La situazione ha inevitabilmente comportato alcune tensioni sul piano finanziario in termini di liquidità, pur non comportando pericolose esposizioni rispetto al sistema bancario. L’assenza di prospettive rosee e la necessità di fare i conti con una contrazione di mercato che appare oramai consolidata ha imposto alla dirigenza aziendale una profonda revisione dell’organizzazione aziendale in diversi reparti produttivi e uffici amministrativi per cercare di contenere, in questa fase di transizione, costi e spese. In dieci unità è stata stimata la riduzione di personale necessaria per adattare la struttura organizzativa ai nuovi volumi produttivi. Azienda e sindacati, assistiti da Unindustria Treviso ieri mattina nella sede della Provincia di Treviso al Sant’Artemio hanno siglato un accordo che prevede il ricorso a dodici mesi di cassa integrazione straordinaria, fino a maggio 2016. Durante quest’anno il ricorso all’ammortizzatore potrà riguardare un numero massimo di dieci dipendenti ( con la sospensione fino a zero ore settimanali) ma anche tutti i 47 in relazione a particolari esigenze che potrebbero manifestarsi nel corso dei dodici mesi nei mercati di riferimento di Gicinque. L’azienda ha chiuso il 2014 con un fatturato a quota 7 milioni di euro.

(s.g)

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