Crisi nera: chiude l’Upim

CONEGLIANO
Natale nero per i dipendenti dell’Upim: il negozio, che si trova in pieno centro, chiuderà a metà gennaio. Le svendite, che faranno felice chi cerca regali da mettere sotto l’albero, nascondono una triste realtà per altre famiglie. Quindici i dipendenti che rimarranno a casa poco dopo le festività. Lo storico punto vendita che da anni offre opportunità di acquisto, che vanno dalla cosmetica all’abbigliamento, chiude le serrande per sempre. Un destino condiviso da altri quattro negozi in un solo mese. Il negozio aveva recentemente aveva rimodernato i suoi locali, ora però ha deciso di chiudere i battenti. La crisi del commercio è sempre più nera a Conegliano, come altrove, e nemmeno la grande distribuzione sembra fare i salti di gioia. Il malessere degli esercenti è una voce che tra acuti e lamentele più dismesse si avverte da tempo in città. Veder spegnere insegne storiche come quella dell’Upim, che da anni si accendono davanti alla fontana dei cavalli, preoccupa ancor di più e offre il termometro di una situazione tutt'altro che facile che riguarda un po’ tutti. I commercianti di via XX Settembre da tempo invocano soluzioni per il settore, attribuendo parte dei loro problemi alla chiusura dell’arteria. Risposte all’amministrazione le ha chieste più volte anche l’Ascom, che aveva presentato una lista di richieste. Ma dal cuore storico della città alla periferia la differenza non è poi così rilevante. In viale Istria le serrande rimaste improvvisamente abbassate sono molte, lo segnala chi in quella zona continua a lavorare e spera che il fenomeno non si espanda ulteriormente. A chiudere sono anche negozi che sono sulla piazza da anni, un elemento che aumenta i timori di chi si trova a dover fare i conti con clienti sempre più in difficoltà ad arrivare a fine mese e sempre più attenti a quanto spendere.
Renza Zanin
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso