Crac del re delle farmacie La villa finisce all’asta a Napoli

Un altro gioiello edilizio che sorge lungo il Terraglio finisce in vendita giudiziaria



Un altro gioiello moglianese lungo il Terraglio finisce all’asta per effetto di un milionario crac aziendale. In questo caso, però, gli eventuali acquirenti per presentare le loro offerte dovranno macinare parecchi chilometri: la procedura infatti fa riferimento al tribunale di Napoli. Base d’asta 683 mila euro, abitazione su due piani per circa 270 metri quadrati, scoperto in comproprietà. La villa in questione si trova nel centro di Mogliano, è accessibile da via Filzi e si trova dietro al distributore Agip, protetta da un’alta siepe di bambù. Nello stesso procedimento di vendita all’asta, in un altro lotto, è possibile presentare le proprie offerte anche per una casa di vacanza a Duna Verde, nella località balneare di Caorle, in comproprietà.

Cosa lega questi due immobili in Veneto con il fallimento di una società farmaceutica registrata nel comune di Portici in provincia di Napoli? Il trait d’union tra la villa moglianese e la vicenda partenopea è il dottor Massimo Chimenti, imprenditore di origini romane attivo nel settore farmaceutico.

Al civico 57 di via Marconi c’è ancora il suo nome. Chimenti negli anni scorsi è entrato in affari con il noto imprenditore campano Nazario Matachione, titolare di un consorzio farmaceutico la cui vicenda tiene banco da almeno un lustro nelle cronache giudiziarie del vesuviano. Matachione, in pillole: fu arrestato nel 2014 per corruzione (accusa poi archiviata), è attualmente a processo per evasione fiscale ed è anche protagonista di un rocambolesco crac. Erano oltre una decina le farmacie che gestiva, tra Napoli e i comuni della costa Sud ai piedi del vulcano.

Nel 2016 un gruppo di fornitori, veri colossi farmaceutici della distribuzione, propone istanza di fallimento. Nel frattempo però l’imprenditore moglianese, fiutando la possibilità di entrare nel florido mercato di medicinali, cosmetici e integratori, aveva già acquisito da Matachione, attraverso una cessione d’azienda, la titolarità di due punti vendita nel comune di Portici (in via Libertà e via Da Vinci). L’avventura non è durata molto: nel novembre del 2016 viene dichiarato sia il fallimento della società “Farmacia del Poggio Imperiale”, sas intestata proprio a Massimo Chimenti, che al “Matachione Group”, rifiutando ogni ipotesi di concordato. Il corollario di queste procedure fallimentari porta oggi alla messa all’asta dei beni di proprietà del farmacista imprenditore moglianese. Attualmente la villa risulta abitata, in una porzione residua dell’edificio, dalla moglie di Chimenti, anch’essa imprenditrice nel settore del commercio farmaceutico, estranea alla vicenda. —

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