Covid, Treviso quinta in Italia per contagi. Infettato il 6% della popolazione

TREVISO. Milano, Roma, Napoli, Torino, Treviso. Sono, in quest’ordine, le cinque province italiane con il maggior numero di casi diagnosticati di Covid-19 da febbraio a oggi, e vedere la Marca nel gruppone delle metropoli dà l’idea di quanto l’epidemia si sia diffusa nella nostra provincia. Siamo quinti in Italia per numero assoluto di contagi, performance poco invidiabile, ma va addirittura peggio se guardiamo all’incidenza dei contagi sulla popolazione, cioè la percentuale di trevigiani infettati dal virus tra prima e seconda ondata. In questo - con un’incidenza del 5,98% - siamo addirittura la seconda peggiore provincia in Italia, superati solo da Belluno e davanti, per esempio, a tutte le lombarde duramente colpite in primavera, Bergamo compresa (ferma al 2,57%). E l’Usl 2 si chiede di chi sia la colpa: dei trevigiani che non rispettano le regole, della variante inglese o dell’alto numero di tamponi effettuati. Una risposta, oggi, non c’è.
Numeri allarmanti
Il bollettino di ieri sera ha aggiornato il contatore dei contagi nella Marca a quota 52.982, la nostra ricerca considera il valore delle 8 del mattino (52.836) per uniformarlo ai dati arrivati da tutte le altre province italiane. Cambia poco: si è infettato il 5,98% della popolazione trevigiana, significa un trevigiano ogni 16. Nel calcolo sono inclusi tutti i casi di Covid diagnosticati attraverso tampone molecolare: rientrano, pertanto, anche i deceduti e le persone guarite (quelli attualmente alle prese con il virus sono poco meno di 16 mila nella Marca). La virulenza della seconda ondata, durante la quale siamo sempre rimasti zona gialla, è impressionante. A inizio dicembre i casi in provincia di Treviso erano 29 mila, con un’incidenza quindi del 3,28%. Anche a livello di progressione siamo tra i peggiori in Italia, assieme alle altre province venete: da Natale a oggi si sono registrati più di settemila casi a Treviso e dintorni. Come detto, a livello nazionale ci supera soltanto Belluno, che registra un contagiato ogni 13 abitanti, il dato più alto in Italia.
Le spiegazioni
Il direttore generale dell’Usl 2, Francesco Benazzi, non è sorpreso. Da tempo continua a richiamare all’ordine i suoi concittadini, un po’ troppo leggeri, a suo dire, nel rispetto delle regole. «Perché siamo i peggiori in Italia con Belluno? Non lo so, la nostra popolazione si contagia di più, ma i contagi non li creiamo noi, noi li subiamo, e li gestiamo con quarantene e ricoveri. Inoltre, è chiaro che se c’è chi non rispetta la quarantena, e fa feste e assembramenti, abbiamo numeri più elevati». Da qualche giorno si indaga anche in un’altra direzione: «Forse la variante inglese del virus ha colpito in modo più duro Treviso e Belluno» conclude Benazzi. Non si sa. Quello che si sa, come sottolinea il dg, è che «continuiamo a non vedere alcun calo nei numeri». —
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