Covid, l’Ulss convoca i primi 7.500 ottantenni, ecco le tappe della vaccinazione di massa a Treviso

Da lunedì 8 fino a giovedì 11 febbraio tocca ai 6.000 professionisti sanitari che a causa della carenza di siero si sono visti annullare il Vax Day del 23 gennaio scorso. La campagna proseguirà ai primi di marzo con la convocazione dei lavoratori dei servizi essenziali.

TREVISO. Sei tappe per somministrare oltre 23mila dosi di siero anti-Covid. Con qualche ritocco dell’ultimo minuto l’Ulss 2 ha varato il piano vaccinale di febbraio.

Tra il 16 e il 26 febbraio si vaccineranno 15 mila anziani classe 1941 e 1940 in 4 punti vaccinali, ai primi di marzo toccherà ai lavoratori dei servizi essenziali tra i quali insegnanti, autisti Mom, farmacisti e forze dell’ordine. Non ancora quantificati, saranno immunizzati dai medici di famiglia.

Sono già in viaggio le 7.500 lettere per invitare i trevigiani classe 1941 alla profilassi che avrà luogo tra il 16 e il 26 febbraio in quattro punti vaccinali (uno per distretto) messi a disposizione dai sindaci: il Bocciodromo di Villorba, l’ex Foro boario di Oderzo, il centro culturale Casa Riese a Riese e il Palaingresso Fiere di Godega di Sant’Urbano. «Dato che il 60% degli 80enni ha il cellulare, oltre alla lettera invieremo loro anche un sms “di rinforzo” con data, luogo e ora dell’appuntamento vaccinale.

Per chi è sprovvisto di telefonino, chiameremo a casa» spiega il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi. L’autorità sanitaria confida nella massima adesione, ma in caso di diniego chiede all’utente di comunicare la disdetta dell’appuntamento. In parallelo alla classe 1941 verranno vaccinati tra il 22 e il 26 febbraio anche i 7.526 trevigiani classe 1940. L’iter per gli 81enni sarà lo stesso.

I cittadini classe 1940 e 1941 dovranno presentarsi all’appuntamento fissato dall’Ulss 2 con la lettera di invito e la tessera sanitaria. Ai varchi di accesso dei Vax Point avverrà la misurazione della febbre, la sanificazione delle mani e la verifica sul corretto utilizzo della mascherina. Quindi sarà consegnato il modulo del consenso. Per l’inoculazione del farmaco sono stati calcolati 5 minuti a testa, per altri 10 minuti la persona verrà fatta accomodare e tenuta sotto osservazione.

Oggi la somministrazione della seconda dose di vaccino al Covid Hospital del San Camillo di Treviso e nelle strutture private accreditate: Giovanni XXIII di Monastier e Oras di Motta di Livenza.

Da lunedì 8 fino a giovedì 11 febbraio tocca ai 6.000 professionisti sanitari che a causa della carenza di siero si sono visti annullare il Vax Day del 23 gennaio scorso. Riceveranno una email e dovranno prenotarsi online

«A colpi di 750 dosi a seduta somministreremo il vaccino ai colleghi del privato, dentisti, ai non accreditati che lavorano sul territorio, ai medici in formazione specialistica, agli studenti di Medicina al sesto anno e ai medici di famiglia mancanti» conferma il dg Benazzi.

Il tutto avverrà in 3 sedi: ospedale di Treviso, Casa Riese a Riese e Palaingresso Fiere di Godega. In parallelo al personale sanitario, continua la somministrazione delle seconde dosi a ospiti e personale delle Rsa.

«L’effettuazione delle seconde dosi in queste strutture terminerà il 12 febbraio mentre è attualmente in corso il ciclo delle prime dosi in 3 Rsa che sono appena tornate Covid free» spiega l’Ulss. Sabato 13 febbraio la vaccinazione dei 1.500 ospiti dei centri per la disabilità, convocati negli stessi Vax Point degli 80enni.

La campagna proseguirà ai primi di marzo con la convocazione dei lavoratori dei servizi essenziali. «Siamo in attesa del tavolo nazionale per il coinvolgimento dei medici di famiglia, nel frattempo ringrazio i sindaci per aver messo a disposizione 60 sedi vaccinali per incrementare l’offerta sul territorio» anticipa Benazzi. In base al farmaco che arriverà l’ipotesi è di vaccinare negli studi dei condotti con Moderna e AstraZeneca, e di utilizzare le sedi comunali con il supporto dei medici di base se dovesse arrivare il Pfizer. —


 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso