«Cosmo, il Comune sia parte civile»
PAESE. «Il comune di Paese si costituisca parte civile nel processo Cosmo». È questa la voce unanime che parte dai consiglieri comunali di Paese guidati da Rosella Lorenzetto in riferimento al procedimento penale contro l’azienda Cosmo Ambiente per traffico illecito di rifiuti. Questo scatterà salvo rinvii al Tribunale di Venezia il prossimo 27 novembre e vede già schierata tra le parti civili non solo Wwf, Eco-istituto, Italia Nostra e Legambiente ma anche l’amministrazione comunale di Noale.
L’accusa ai vertici dell’azienda, infatti, è quella di aver stoccato illegalmente una quantità pari a 280 mila tonnellate di materiali – 200 mila a cava Campagnole a Padernello, i restanti in un sito a Noale – posti sotto sequestro dai Carabinieri forestali l’anno scorso. Per capire se anche la giunta guidata da Katia Uberti intende fare lo stesso passo dei “vicini” di Noale i consiglieri del gruppo Lorenzetto Sindaco hanno presentato una specifica interpellanza. «La vicenda è di estrema gravità: l’ipotesi degli inquirenti è che l’azienda avrebbe miscelato il materiale contaminato da metalli pesanti come rame, nichel, piombo e selenio con altri materiali per diluire gli inquinanti presenti e realizzare poi aggregati da utilizzare nel campo dell’edilizia per sottofondazioni stradali» scrivono i consiglieri, «di fronte a questo scenario, che si configura di forte rischio per la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, il comune è chiamato a svolgere il proprio ruolo di tutela». —
A. B. V.
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