Cortina, a fuoco l’albergo dei trevigiani

Incendio all’hotel Majoni di proprietà della famiglia Zanchetta di Mareno: locali invasi dal fumo, evacuate 74 persone

di Paola Dall’Anese

CONEGLIANO

Potrebbe essere stato un mozzicone di sigaretta a causare l’incendio che ieri notte ha interessato l’hotel Majoni di Cortina (di proprietà del gruppo Zanchetta di Mareno di Piave) da dove tutti i 63 ospiti – molti i trevigiani – compresi gli 11 dipendenti sono stati evacuati. Sull’episodio indagano i carabinieri di Cortina, mentre si attendono i risultati delle perizie tecniche dei vigili del fuoco per conoscere precisamente la causa di quanto avvenuto. L’allarme è arrivato all’una e 53 minuti al centralino dei vigili del fuoco da parte di un ospite che, uscendo dalla sua stanza, si è trovato di fronte un muro di fumo. Richiusosi nella camera ha provveduto a comporre il 115. Successivamente sono state diverse le chiamate sempre di altri ospiti giunti al centralino dei pompieri. Incendio che aveva dimensioni modeste quanto a fiamme, ma non a quantità di fumo sviluppato, tanto che i venti vigili hanno dovuto operare con le maschere d’ossigeno. All’arrivo le squadre dei vigili hanno trovato l’intero albergo invaso dal fumo e gli ospiti degli ultimi piani impediti ad abbandonare autonomamente le loro stanze per effetto del fumo presente che impediva di utilizzare il percorso d’esodo disponibile e costituito dalla scala centrale interna. Unica via di fuga.

I vigili dopo aver suggerito agli ospiti di mettersi in finestra o in terrazza areando i locali, hanno iniziato a spegnere il fuoco che sarebbe partito, da una prima ricostruzione da uno stanzino in uso al personale di servizio. Qui il fuoco avrebbe interessato poi una conduttura di legno che si alzava per tutti e cinque i piani dell’hotel. I pompieri hanno spento rapidamente l’incendio, poi hanno aperto gli infissi per far fuoriuscire i fumi e gas da esso prodotti. A quel punto, tramite la scala interna, hanno evacuato l’albergo di proprietà dell’imprenditore Zanchetta di Mareno di Piave. Gli ospiti sono stati dapprima ospitati alla pizzeria Vienna per poi essere tarsferiti all’abergo Miramonti Majestic sempre di proprietà dei Zanchetta.

Sul posto, nel frattempo, sono arrivate anche tre ambulanze con la guardia medica che ha visitato alcuni ospiti alla ricerca di sintomi di intossicazione da monossido, ma per fortuna, a parte una persona condotta per precauzione all’ospedale, nessun altro ha necessitato di cure. Tra gli ospiti anche il personale di una scorta di un ministro della Repubblica presente a Cortina (l’altro ieri nella Conca erano presenti il ministro della giustizia Paola Severino e quello al turismo Piero Gnudi). Successivamente gli ospiti, uno per camera, sono stati condotti dai vigili del fuoco nelle loro stanze per recuperare i loro effetti personali.

Sono in corso gli accertamenti per individuare le cause dell’evento. Le indagini vengono svolte in collaborazione con i carabinieri di Cortina, anch’essi immediatamente intervenuti sul posto. Da una prima ricostruzione, appunto si pensa ad un mozzicone di sigaretta. La Procura attende l’esito delle indagini per aprire un fascicolo che, se le ipotesi saranno confermate, potrebbe essere di incendio colposo. Ma i carabinieri fanno sapere che ad oggi nessuna pista è esclusa, nemmeno quella dolosa.

L’albergo Majoni, per ora, risulta inagibile, in attesa dell’esito delle indagini e per l’effettuazione degli interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza. Dall’hotel Majoni intanto le bocche sono cucite, così come all’hotel Miramonti dove sono ospitati, non si sa ancora per quanto tempo tutti i 63 ospiti e gli 11 dipendenti. I precedenti titolari dell’labergo avevano presentato negli anni un paio di versioni di progetti per l’adeguamento antincendio tra cui anche uno per la realizzazione di scale apposite, secondo la normativa vigente che impone la messa a norma entro il 31 dicembre prossimo.

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