Corna? Treviso nella top 5 dei traditori d’Italia

Il portale AshleyMadison.com mappa le città più fedifraghe Pareggio tra donne e uomini, a caccia di emozioni e sesso

Padovani? Gran dottori. Veneziani? Poco da dire, gran signori. Proseguendo con la filastrocca, ai trevigiani toccherebbe l’epiteto di “pan e tripe”. Ma, alla luce della classifica stilata da AshleyMadison.com, ai cittadini del capoluogo della Marca spetta un nuovo appellativo: traditori. Il portale di incontri extra-coniugali più in voga nel web ha messo una in fila all’altra le città più infedeli d’Italia. Risultato? Treviso entra a pieno titolo nella top five, con ben diciottomila iscritti. Numeri alla mano, pare che a Treviso le corna vadano per la maggiore. Inavvicinabile Roma, che, con i suoi 53 mila iscritti, guadagna il titolo di capitale del tradimento (e dei cornuti). Ma, dopo Milano, Torino e Brescia, ecco che sbuca la Marca, che divide il quinto posto a ex-equo con la vicina Padova tra le mistress cities, modo elegante per fotografare un vizietto che sfascia matrimoni, convivenze e via dicendo. Il portale web si spinge in avanti: prima ha diviso i propri utenti per città di registrazione, ed ecco la classifica per provincia; poi ha anche stilato l’identikit del traditore. Sono solo gli uomini a mettere le corna? Manco per idea: 56 per cento maschi, 44 gentil sesso, come dire che la parità è stata raggiunta anche sul fronte dell’attitudine al tradimento.

La ricerca, che nulla ha di scientifico, ma si basa su un database che nel mondo registra 25 milioni di utenti (600 mila in Italia), sostiene che l’uomo traditore abbia in media un’età superiore ai 40 anni, con una laurea in tasca (65%) o un diploma (21%). Chi cercano? Una donna, meglio se bionda e disinibita, tra i 25 e i 45 anni. Nella vita di tutti i giorni sono manager, informatici o dipendenti statali e il 72% ha un reddito sopra la media nazionale. Perché tradiscono? Cercano ciò che non trovano nel talamo nuziale, la traduzione in realtà delle loro fantasie inconfessabili.

E le donne? Quanto al gentil sesso, pesa il giudizio del prossimo, il retaggio di una cultura che le vedeva relegate al ruolo di “preda”. Oggi però il popolo femminile rappresenta il 44% dei traditori. In media hanno 38 anni e lavorano nel marketing, nel settore bancario o delle vendite. Laureate (64%) o diplomate (27%) hanno un reddito nella media (67%). Spesso si concedono una scappatella perchè vogliono sentirsi desiderate, perché i loro bisogni emotivi non sono appagati dal partner o, più semplicemente, amano il sesso e non vogliono privarsene. Tradiscono i loro compagni con uomini tra i 40 e i 55 anni. L’identikit? Castano, alto e muscoloso, oltre che con un pingue conto in banca.

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