Coraggiosi, discreti e pronti ad aiutare Conegliano premia i piccoli-grandi eroi

CONEGLIANO
Coraggio e cuore, sono queste le parole dell’ordine dell’edizione 2018 del premio Civilitas. Ad unire i due valori è la città di Genova, a cui la Dama Castellana ha voluto assegnare il riconoscimento nazionale in considerazione del dramma del ponte Morandi. «Si riparte e si rilancia perché Genova è coraggiosa e non si piega», recita un passo della motivazione con cui è stato assegnato il Civilitas. A ricevere il premio – la cui cerimonia si svolgerà come da tradizione il 6 novembre nel giorno del patrono di Conegliano – è stato invitato il sindaco e commissario per il ponte, Mario Bucchi. Nell’albo il capoluogo ligure succede ad Alessandro Del Piero.
Alla realtà locale sono invece dedicate le varie categorie del Civilitas: menzioni alla memoria, civiltà nella comunità, giovani emergenti, bambini. Ieri amministrazione comunale e Dama Castellana hanno reso note le quindici persone e gruppi a cui è stato deciso di assegnare il premio. I più piccoli sono Margherita Borsoi, 12 anni, di Falzè di Piave: nata senza un braccio, ha raggiunto importanti risultati nello sport e vinto medaglie nel taekwondo. I bambini dell’ex 5A della Marconi e le loro insegnanti sono stati vicini al loro compagno Pietro, che da quando ha 8 anni sta lottando con una malattia. I giovani emergenti arrivano da fuori città. Sono le sorelle marenesi Elisa e Giulia Scudeller, violiniste, che si sono esibite anche alla Canargie Hall di New York e vinto decine di concorsi musicali. Sammy Basso, 23 anni, vicentino, è ormai un’istituzione per la promozione della ricerca scientifica e genetica e la raccolta fondi.
Quattro sono le menzioni alla memoria. Gianluigi Piovesana è stato impegnato nel sociale, animatore e promotore di molte attività. Renato Sartor per 13 anni segretario di Fondazione Cassamarca, ex presidente dello Iacp, dell’Usl 7, capogruppo e consigliere Dc. Antonio Pancot di Tarzo fu tra i promotori della vaccinazione antipolio. Elisa Girotto è la mamma di Spresiano che, sconfitta da un male a 40 anni, ha voluto rimanere viva programmando le feste di compleanno per la sua figlia Anna appena nata.
Gli attestati di civiltà nella comunità sono sette. Corrado De Fanti, che sta crescendo il nipote autistico, dopo la scomparsa del figlio, papà del bimbo. Ivana Abiti è un simbolo della cultura a Conegliano, con il Progetto Giovani, la biblioteca comunale, l’Associazione Altrestorie e il Centro Diurno “Punto e a capo”. Luciano Piccin, pievigino, una trentennale esperienza in Avis e Aido, è una colonna dell’associazione Viezzer per l’assistenza ai disabili. Maria Chiara De Lorenzi è stata tra i fondatori degli Amici dell’Antica Pieve, impegnata con gli uffici turistici, Pro loco, biblioteca di San Pietro di Feletto. Vittorio Faggian, una vita da psicologo a La Nostra Famiglia, dopo la pensione continua ad essere impegnato in diverse associazioni di Conegliano. Valeriano Dal Mas, alpino di Ogliano, incarna in sé i valori delle penne nere. Sarà premiato anche il gruppo della Lilt giocare in corsia. Il premio Civilitas paesaggio va invece a San Donà di Piave. —
Diego Bortolotto
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