Conte: «Benetton risana un buco nero» Ex Intendenza nuovo spazio culturale

«L’operazione portata a termine dalla famiglia Benetton rappresenta una grande opportunità di crescita per l’intera città». È il commento a caldo del sindaco Mario Conte alla notizia dell’acquisizione, da parte di Benetton, del vasto compendio antico di via Canova che fino al 2010 ospitava gli uffici dell’Intendenza di Finanza: oltre 11 mila metri quadrati in più piani, con chiostri centrali, entrati in possesso di Edizione Property, la società immobiliare della famiglia Benetton, per circa 12 milioni di euro. Un gioiello architettonico da anni nel degrado, ma che si trova a pochi metri da Edizioni Holding, la finanziaria della famiglia Benetton, che ha trovato sede nell’ex tribunale di piazza Duomo.
Cosa diventerà l’ex sede degli uffici ministeriali? Luciano Benetton deve ancora decidere il da farsi, ma delle ipotesi sono già in ballo. Una soprattutto: arricchire l’offerta culturale per la città, almeno in parte dello stabile, poiché gli ex uffici di via Canova si trovato di fatto a ridosso delle ex carceri asburgiche, dietro l’ex tribunale, trasformate sempre da Benetton in galleria d’arte permanente per la sua collezione Imago Mundi; ma anche a poche decine di metri dalla sede di Fondazione Benetton a palazzo Bomben,in via Cornarotta. E quindi parte dell’immobile, un piano, secondo fonti vicine alla famiglia, potrebbe diventare un altro luogo vocato alla cultura per la città, sede di esposizioni temporanee a disposizione della collettività. Si vedrà. Ma i metri quadrati in ballo sono tanti: c’è anche un possibile spazio futuro di natura economica ma anche residenziale. Non è esclusa, sempre tra le ipotesi, la creazione di una porzione ricettiva, un piccolo albergo. Tutti ragionamenti che stanno muovendo i primi passi, ora si deve pensare al restauro del complesso.
Il sindaco Conte, come il predecessore Manildo, di recente forse si era già confrontato con Luciano Benetton, in occasione di una visita alla sede di Edizione Holding, in merito al futuro del complesso medievale in questione, nato come convento. La famiglia Benetton in primavera aveva già fatto una proposta di acquisto. Di settime fa la chiusura dell’affare. «Tale operazione», dice il sindaco, «oltre a rappresentare una grande opportunità di crescita per l’intera città di Treviso, porterà al risanamento di un vuoto urbanistico rilevante del centro. La zona attende da anni una profonda riqualificazione che, ne siamo certi, con la famiglia Benetton sarà garantita». —
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